One shot: distributori automatici


Immancabili, si trovano ovunque in Giappone: i distributori automatici. A Tokyo spuntano a ogni angolo e, al momento, offrono principalmente bevande fredde a chi cerca di difendersi dal caldo torrido.

In giapponese si chiamano jidōhanbaiki e, con un po’ di fortuna, se ne possono trovare alcuni che hanno prodotti al prezzo minimo di ¥100, come quello sulla destra nella foto qui sopra. Negli ultimi giorni, a causa del sole cocente, si sono rivelati una tentazione irresistibile e ho sperimentato, scegliendo prodotti che non avevo mai assaggiato prima. Ho apprezzato l’acqua gassata aromatizzata al limone, mentre ho scoperto che il tè d’orzo tostato (in realtà un infuso privo di foglie di tè), decisamente popolare in Giappone, non fa per me.

See you soon cyberspace cowboy...

Commenti

  1. Ma è vero che esistono anche macchine lava-banconote? Fammi sapere, mi interessa molto, è una curiosità che si ripresenta puntualmente quando si affronta il Giappone in classe.

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    1. Non ne ho viste in giro, ma mi informerò. Certo non mi stupirebbe se esistessero macchina lavabanconote, visto che ci sono occasioni in cui le banconote devono sembrare nuove di zecca (soldi nelle buste che si donano a novelli sposi, per esempio.)

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  2. I distributori automatici a Tokyo mi hanno salvato la vita: penso che le bibite fresche, alcune prese anche per sperimentare nuovi gusti (con riscontro talvolta positivo, talvolta meno), siano state la maggior voce di spesa del mio viaggio in Giappone. Del resto era piena estate e non se ne poteva fare a meno.

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    1. In effetti i distributori automatici possono regalare immediato refrigerio quando non si ha tempo di andare al supermercato.

      Stamattina, giusto per curiosità, ho prestato attenzione al prezzo della bottiglia di tè freddo che mi capita di prendere più spesso e ho notato che al distributore costa il doppio che al supermercato e circa 30 yen in più del prezzo a cui si trova al convenience store.

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  3. I distributori sono la prima cosa che si nota appena si mette piede agli arrivi dell'aeroporto. SI finisce con il naso incollato al vetro ad ammirare tutti quei colori. La prima volta che decidi di comprare una cosa lo fai completamente a caso, sperando di ottenere qualcosa di commestibile....

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    1. Vero. Come ha scritto Cristina sopra, i riscontri sono a volte positivi e a volte no, ma devo ammettere che ti salvano dalla disidratazione improvvisa che è sempre pronta a colpire a Tokyo in piena estate.

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