Wilkie Collins, The haunted hotel. A mystery of modern Venice (L'albergo stregato)

Una sinistra contessa che diventa pazza a causa di un oscuro segreto. Una donna innocente che diviene strumento di punizione. La furia di un uomo assassinato che va oltre la tomba.
Quando la contessa Narona sposa il fidanzato di Agnes Lockwood e lo porta a vivere in un decadente palazzo veneziano, incominciano a succedere cose strane: un domestico scompare misteriosamente e il marito muore. Ma il morto non avrà tregua. Quando il palazzo è trasformato in un hotel, le due donne si ritrovano trascinate tra le torbide calli di Venezia e i suoi pertugi, dove una forza più potente della morte aspetta di infliggere la propria vendetta...

Sinossi liberamente tradotta dal testo riportato sul retro della mia copia.

Per chi fosse interessato, questo libro è disponibile in italiano per i tipi di Newton Compton con titolo L'albergo stregato.

Romanzo gotico, ambientato tra Londra, la campagna irlandese e Venezia. Mi ha ricordato vagamente le sensazioni che mi suscitò quello che tradizionalmente è considerato il primo romanzo gotico, Il castello di Otranto di Horace Walpole: l’idea di sperimentazione con topoi non familiari, soprattutto per quanto riguarda la componente soprannaturale. Inizialmente avevo anche pensato che questa fosse una delle prime opere di Collins solo per scoprire che fu pubblicata negli anni Ottanta del XIX secolo, dopo The woman in white (1860) e The moonstone (1868), i suoi due capolavori.

Questo è il primo lavoro che leggo di Collins, quindi non posseggo strumenti per dare un’opinione nel contesto della sua produzione. Di per sè, ho trovato la trama fastidiosamente prevedibile, penso che il racconto avrebbe beneficiato di maggiore sorpresa. La contessa Narona e Agnes Lockwood, le protagoniste, sono ben delineate, così da rendere giustificabile il loro operato nel romanzo; al contrario i personaggi maschili e, soprattutto, il marito della contessa, paiono solo abbozzati. Quel poco che sappiamo di loro non contribuisce a farci comprendere veramente le loro azioni e i loro fini e, il fatto che un paio si configurino come personaggi misteriosi, non è sufficiente a motivare queste carenze.

La scrittura è molto moderna e scorrevole: i periodi sono brevi, non arzigogolati, le subordinate quasi inesistenti.

Contrariamente a La donna in bianco e La pietra di luna, questo è un romanzo corto e sono lieta che sia stata la mia introduzione a Collins. Ora mi aspetto di più e di meglio dalle altre sue più famose e più corpose opere.

Volendo, questo potrebbe essere un classico agile da portarsi in vacanza, qualunque forma essa prenda, una lettura che non richiede grande concentrazione. 

See you soon cyberspace cowboy...

Bibliografia:
Wilkie Collins,
The haunted hotel. A mystery of modern Venice, London, Penguin, 2008

Commenti

  1. Adoro Collins da sempre e quando riesco vedo anche le serie della BBC piuttosto che ITV, che apprezzo sempre moltissimo (l'ultima realizzata "The woman in White" tra l'altro aveva anche un nostro attore :) se non sbaglio Scamarcio che non ha nemmeno recitato male...) per cui mi vado a informare su questa sua opera che non ho letto!!!
    Grazie mille Ludo!!
    <3
    Endi

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  2. @Endi Scamarcio? Non avevo idea. Io devo ancora leggere The woman in white e The moon stone.

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  3. @Ludo
    Si si Scamarcio! Non sapevo nemmeno ci fosse ... quindi immagina la sorpresa!
    Per quanto riguarda i libri, li devi propio leggere ... almeno a me sono piaciuti tanto!
    Endi

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  4. Mi piace molto Wilkie Collins, ma non conoscevo questo libro.
    Sembra davvero molto intrigante come tutti i suoi libri.

    In realtà mi piacerebbe anche leggere qualche romanzo gotico quest'estate, ne avevo visto uno di Ann Radcliffe che aveva catturato la mia attenzione, ma non ricordo il titolo.
    Devo proprio decidermi a segnare subito i titoli altrimenti ogni volta...

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  5. @Elisa L'albergo stregato è un po' prevedibile, ma si fa leggere con agilità.

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