Andrew Taylor, The American boy (Il ragazzo americano)
Inghilterra
1819.
Thomas Shield, un
nuovo insegnate in una scuola appena fuori Londra, si occupa dell’educazione di
un giovane ragazzo americano e del suo sensibile migliore amico, Charles Frant.
Attratto dalla bellissima e infelice madre di Frant, Thomas viene a trovarsi
invischiato nelle contorte vicende della famiglia. Quando un crimine brutale
viene commesso, le conseguenze minacciano di distruggere Thomas e tutto quello
che è a lui caro. Shield si trova ingarbugliato in un mortale groviglio
di sesso, soldi, omicidio e bugie, che lo attanaglia sempre più per quanto
cerchi di sciogliersi da esso. E quale è il ruolo dello strano bambino
americano al centro dei macabri eventi. Qual è il segreto del ragazzo chiamato
Edgar Allan Poe?
Sinossi
liberamente tradotta dal testo riportato sul retro della mia copia.
Per chi fosse interessato, questo romanzo è stato pubblicato in italiano, dalla Nord, con titolo Il ragazzo americano.
Si tratta di uno dei libri più popolari di Andrew Taylor. Pubblicato all’inizio degli anni Duemila, nel 2005 venne incluso tra le letture del Richard & Judy’s Book Club, un noto programma e club del libro televisivo britannico.
Romanzo storico con al centro della narrazione tanti segreti da scoprire e le indagini su un omicidio. Le atmosfere, a tratti, richiamano di più l’epoca vittoriana che non quella georgiana e, ancor meno, il periodo della reggenza. Il giallo è piuttosto complesso e le informazioni che portano alla risoluzione finale si ottengono mano a mano che Thomas Shield scioglie i numerosi misteri che legano i membri della famiglia di Charles.
Personalmente ho trovato tanto il protagonista quanto gli altri personaggi difficili da amare. Sembra quasi che l’autore abbia voluto mettere in evidenza gli aspetti più negativi di tutti così da poter giustificare la loro partecipazione in vicende turbolente, macchinazioni, inganni. Thomas mi è apparso inizialmente soprattutto come uno sprovveduto e, poi, come vittima degli eventi e, anche se è lui a tirare le fila del racconto e a guidarci verso la conclusione, nonostante la sua ‘crescita’, nono sono riuscita a scrollarmi di dosso le prime impressioni negative che aveva suscitato in me.
Per quanto riguarda la presenza di Edgar Allan Poe, l’ho trovata piuttosto marginale, più un cameo che un personaggio vero e proprio.
L’ho trovato un romanzo molto cupo, con dei personaggi altrettanto oscuri. L’intreccio è arzigogolato il che va a beneficio della trama gialla, rendendola piacevolmente complessa.
Giunsi a quest’opera attraverso un altro romanzo di Andrew Taylor, The anatomy of ghosts, che mi piacque a tal punto da spingermi a provare con un altro titolo dello stesso autore. Preferisco The anatomy of ghosts.
See you soon cyberspace cowboy...
Bibliografia e fonti:
The American boy, London, Harper Perennial, 2004
Il Richard & Judy Book Club ha una pagina dedicata sul blog di WHSmith:
https://www.richardandjudy.co.uk/home
https://blog.whsmith.co.uk/richard-judy/
Non ho mai letto nulla di questo autore, o almeno mi pare.
RispondiEliminaQuesto libro mi intriga tantissimo sia per trama che per ambientazione.
Grazie mille per la segnalazione.
@Elisa
RispondiEliminaIl post si leggeva nella sua interezza? Ho notato che Blogger aveva misteriosamente eliminato parti del testo.
In ogni caso, è un giallo molto arzigogolato. Francamente la presenza di Poe, per me, non è così incisiva, però...
Ti confermo che ne mancava un pezzo! Praticamente mancavano tutte le tue impressioni.
RispondiEliminaLetto il tuo commento completo in effetti questo romanzo non sembra più così interessante.
L'idea in sè però continua a non dispiacermi.
Tra l'altro avevo scritto che non avevo ancora letto nulla di Andrew Taylor, vero, però mi ero scordata di avere tra i libri da leggere Le ceneri di Londra.
Ho iniziato oggi la lettura, ti farò sapere.