Tim Burton, The nightmare before Christmas
Jack Skellington è il personaggio più importante della terra di Halloween e
la figura rappresentativa di tutto quello che Halloween è: i macabri scherzetti,
la paura, i brividi... è lui a spaventare le persone di anno in anno.
Quest’anno, però, si è stancato del proprio ruolo ed è sprofondato nell’apatia.
Mentre vaga vaio e bigio scopre Christmas Town e decide che è arrivato il
momento che lui e Babbo Natale si scambino di ruolo...
Tendo a considerare
The nightmare before Christmas
un’opera che bene si sposa con le atmosfere di Halloween. D’altra parte qualche giorno fa ho ordinato un
calendario dell’avvento a tema The
nightare before Christmas. In un certo senso, quindi, la creazione di
Burton è perfetta per tutte le stagioni, ma, soprattutto, per l’autunno.
Questo post è
dedicato alla manifestazione originaria dell’opera, il poema scritto da Tim Burton nel 1982. Nel 2013, in occasione del
ventesimo anniversario dall’uscita del lungometraggio, il poema è stato
ripubblicato in un’edizione speciale, arricchita di ulteriori illustrazioni.
E sono proprio i
disegni di Burton che mi hanno sempre colpita: Jack, con la sua faccia da zucca anemica che sembra la
rivisitazione di uno Smile in versione sinistra, e il suo cane Zero, che al posto del naso ha una piccola zucca intagliata luminosa, una jack-o’-lantern.
L’opera scritta ha
una trama decisamente più semplice e immediata di quella del film. L’effetto è
comunque di grande impatto: in poche pagine, con poche parole, Burton delinea
un mondo fantastico abitato dai mostri
della tradizione, che hanno un senso proprio per quello che sono, per ciò
che rappresentano, per la loro funzione,
non meno importante di quella dei personaggi legati al Natale, a partire
dagli elfi fino ad arrivare a Babbo Natale.
The nightmare before Christmas è una suggestione fantastica che affonda le proprie radici nella cultura tradizionale americana per i
modi in cui Halloween e Natale sono vissuti e festeggiati. In un certo senso l’opera è inalienabile dal contesto in cui è nata,
ma grazie alla contaminazione culturale, credo che possa essere largamente
apprezzata.
See you soon cyberspace cowboy…
Bibliografia:
Tim
Burton, The nightmare before Christmas,
New York, Disney Press, 2013
Adoro Jack, mi ha sempre ispirato tanta simpatia anche se mi ha sempre messo addosso tanta malinconia...
RispondiEliminaSoprattutto nella versione cinematografica, Jack sembra un malinconico gentiluomo d'altri tempi.
EliminaCiao Ludo! Non lo guardo da tantissimi anni e ricordo poco o nulla! Dovrei rivederlo! :)
RispondiEliminaIl film è godibilissimo. Il poema è diverso: manca di diversi personaggi e la trama è più immediata, ha comunque un grande potere evocativo.
EliminaNon sapevo del poema! È una chicca irrinunciabile per gli appassionati immagino! Io conosco solo il film e devo dire che apprezzo la sua versalità, perchè è perfetto da vedere sia ad Ottobre che a Dicembre! XD
RispondiEliminaIl poema è corto, ma si vede che dietro alle poche parole e alle illustrazioni di accompagnamento si cela un mondo immenso. Quello rappresentato nel film è solo una parte di esso.
EliminaTim Burton è un GENIO assoluto. Non so se il mondo lo abbia capito pienamente. È un artista completo, visionario, lungimirante. Ha saputo anche circondarsi delle maestranze perfette per realizzare le sue "visioni". Il suo attore-culto, Johnny Depp, il suo compositore-culto, Danny Elfman, tutto incredibilmente perfetto. Questo gioiello in stop motion poi è un capolavoro imperdibile.
RispondiEliminaAnche a me piace molto il film. La forma letteraria illustrata originaria, in ogni caso, merita anche essa.
EliminaNon sapevo che esistesse questo libro, le illustrazioni che hai fatto vedere mi piacciono un sacco^^
RispondiEliminaHo voglia di rivedere il film è tanto che non lo faccio ;)
Il libro è molto bello. Breve, ma intenso. Le illustrazioni sono estremamente evocative.
EliminaViene proprio voglia di rivedere il film 😉👍🤩
RispondiEliminaInfatti lo riguardai dopo averlo letto :)
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