Ai Yazawa, Ultimi raggi di luna


Dopo un brutto incidente, Mizuki ha cominciato a vedere i fantasmi! Anzi, ne vede solo uno: quello di Eve, una bellissima ragazza alla disperata ricerca del suo Adam. Per aiutarla, la piccola Mizuki decide di improvvisarsi detective e, insieme a un gruppo di bambini suoi amici, si mette sulle tracce di Adam, ripercorrendo la sua storia e quella della triste Eve.
Sinossi tratta da Amazon.it

È dalla fine di settembre che sto leggendo opere che bene si sposano con le atmosfere di Halloween. Nella selezione volevo assolutamente includere anche un manga e la scelta è caduta su Ultimi raggi di luna di Ai Yazawa (Nana).

Possedevo questo lavoro da tempo, mi ero sempre ripromessa di leggerlo in questa stagione, ma i volumi continuavano a rimanere in attesa per il mio rapporto conflittuale con il lavoro della Yazawa. Trovo che le sue storie abbiano sempre degli intrecci molto ben elaborati e i personaggi siano caratterizzti con maestria. Pressoché tutti i suoi personaggi, però, o sono immersi nella disperazione più cupa o devono affrontare delle situazioni disperate, peggio, talvolta non si rendono conto di quanto siano degli eroi tragici e stiano andando inevitabilmente incontro a delle esistenze dove il dolore o c’è o è sempre latente.

Riconosco di avere dato una piega molto drammatica alle mie impressioni, ma durante la lettura sono tendenzialmente queste le sensazioni che mi suscitano i personaggi dell’autrice. Lo so che la vita non è facile, lo so che molti di noi combattono quotidianamente con situazioni estremamente difficili, ma intanto continuano ad andare avanti e a vivere la propria esistenza... però la Yazawa riesce a mantenere costante questa tensione e questa atmosfera triste e malinconica e può risultare straziante durante la lettura.

Scritto questo, devo ammettere che Ultimi raggi di luna sembra infuso di un pizzico di speranza in più. Forse perché i protagonisti principali sono dei bambini, molti dei quali riescono ancora a vivere la propria fanciullezza con relativa serenità. Sia chiaro gli indizi che li condurranno ad avere un’adolescenza difficile e dolorosa sono già tutti presenti, ma per ora sono ancora dei bambini. Bambini coraggiosi che decidono di aiutare Eve nel suo percorso verso... L’al di là? Il ricongiungimento con Adam? Il ritrovare se stessa?

Storia molto arzigogolata, in cui ogni particolare ha una sua importanza, in cui l’autrice sfugge qualsiasi espediente per semplificare e far in modo che i vari tasselli della storia si incastrino più facilmente. Storia immersa in quell’atmosfera sognante che ci aspettiamo quando il soprannaturale o l’ultraterreno si infiltrano nella realtà quotidiana.

Mizuki e i suoi amici, per me, sono i protagonisti incontrastati di questo manga. Risoluti, pieni di risorse, ma anche consapevoli dei propri limiti.

Le vicende sono ambientate alla fine degli anni Novanta quando i cellulari avevano appena incominciato a diffondersi e Internet era ancora una rete di cui, seppur lontane, si potevano scorgere le estremità.

Mi spiace dover constatare che Ultimi raggi di luna è attualmente piuttosto difficile da trovare, ma si possono sempre provare biblioteche e mercato dell'usato.

See you soon cyberspace cowboy…

Bibliografia:
Ai Yazawa, Ultimi raggi di luna deluxe, voll. 1-2, Modena, Planet Shojo, 2013

Commenti

  1. Interessante! Trovo sempre nuovi spunti nei tuoi post.
    Ormai sei stata contagiata dall'atmosfera di Halloween :-)

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    1. Questo manga è piuttosto adatto a Halloween. E tutte le parti che riguardano Eve sono piuttosto atmosferiche.

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  2. Ci hai preso in pieno, io non faccio mistero di amare i personaggi tormentati e le trame dal mood triste e con Ai Yazawa ho trovato proprio pane per i miei denti. È l'unica autrice in grado di farmi avvicinare al mondo dei manga. Di lei ho letto tutto, proprio perchè riesce ad avvolgerti con questo manto di sofferenza che però io trovo in qualche modo molto catartico. Come hai detto tu, in ultimi raggi di luna si intravede un po' più di speranza rispetto ad altre sue storie, nonostante questo, risulta comunque struggente ed affascinante.

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    1. Mi sono sempre chiesta che tipo di esistenza abbia avuto l'autrice, se magari anche lei ha affrontato tante esperienze dolorose. Magari si tratta solo di una sensibilità che riesce a cogliere la sofferenza e a rappresentarla in modo molto incisivo.

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  3. Ciao Ludo! E' bellissimo dedicarsi a letture adatte al periodo! :)

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    1. Sì, infatti. Credo che le stagioni finiscano sempre per influenzare un po' le mie letture.

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  4. Questo è l'unico manga della Yazawa ad essermi piaciuto oltre a Nana,anche se tutti e due sono piuttosto lontani da quello che in teoria potrebbe piacermi,proprio perchè non amo molto personaggi troppo cupi o tormentati,al limite della depressione,talvolta ampiamente superato;del resto però apprezzo le qualità di narratrice della Yazawa,e quindi qua e là trovo comunque qualcosa di mio gusto nella sua produzione.Post molto interessante.

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    1. Devo ammettere che a me non era dispiaciuto Paradise Kiss. Ha pure il vantaggio di essere relativamente corto, come Ultimi raggi di luna. Nana non lo terminai mai, ricordo che lo leggevo insieme a un'amica anni fa.

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  5. Risposte
    1. Se non ricordo male, a te la Yazawa piace. Questo fumetto è corto e un po' meno drammatico dei suoi soliti.

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