One shot: Recasting Canova

Recasting Canova at the Crawford Art Gallery in Cork

Alla fine di gennaio risale il mio ultimo viaggio, una visita a Cork. Di sorprese ne trovai tante. Qui accennerò solo a quello in cui mi imbattei alla Crawford Art Gallery. Si tratta di un’istituzione museale del centro, la cui collezione di calchi italiani costituisce il nucleo originario del suo patrimonio artistico. I calchi si trovano in una delle sale al piano terra e sono i protagonisti dell’esposizione Recasting Canova.

Papa Pio VII, dopo la definitiva sconfitta di Napoleone del 1815, chiese a Canova di supervisionare la creazione di calchi di alcuni dei tesori italiani più preziosi. Questi furono presentati al principe reggente, il futuro re Giorgio IV, come ringraziamento alle Isole britanniche per il loro contributo alla deposizione di Napoleone. Giunti in Inghilterra, i calchi passarono dalla dogana, alla residenza di Carlton House per poi essere donati alla Royal Academy che, tuttavia, non disponeva di sufficiente spazio per custodirli. Chiunque li avesse voluti, quindi, poteva farsi avanti. A cogliere l’occasione fu William Hare, visconte di Ennismore e Listowel, che in quegli anni era presidente della Società per la promozione delle belle arti di Cork. La sua richiesta al reggente che i calchi fossero donati alla città di Cork venne esaudita ed è così che queste straordinarie opere finirono alla Cork School of Art, oggi Crawford Art Gallery.

See you soon cyberspace cowboy...

Fonti:
Sito della Crawford Art Gallery: https://crawfordartgallery.ie/
Pagina dell'esposizione Recasting Canova sul sito ufficiale della Crawford Art Gallery: 
https://crawfordartgallery.ie/recasting-canova-2/

Commenti

  1. Che meraviglia! Bellissima anche l'esposizione, tutto bianco e blu.
    Ludo mi stai facendo venire sempre più voglia di aggiungere una sezione al mio blog di appunti di viaggio :-)

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  2. @Elisa
    Sono sicura che, se l'aggiungessi, sarebbe molto interessante. Per altro, accennasti al fatto che abiti relativamente vicina a Firenze, immagino che ci sia tantissimo da raccontare su quella città. Quello che per te è vicino, per molti è lontano.

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  3. Bellissimo post Ludo, amo Canova da quanto lo studiai al Liceo.
    Sono andata apposta.a San Pietroburgo per vedere parte abbondante delle sue opere.
    Mi hai date un vello spunto per tornare a Cork. Tu tutto bene in questo periodo che definire surreale sarebbe poco?
    Io abbastanza appannata ma bene.
    Ti mando un abbraccio
    Endi

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  4. Un'autentica meraviglia! Non sapevo dell'esistenza di questi calchi, devo dire che ne hanno realizzato un vero e proprio museo di meraviglie. Copie fedelissime all'originale. La stima degli artisti italiani in alcuni paesi come la Gran Bretagna o la Francia è un segno di come l'arte del nostro paese possegga da sempre una certa esportabilità, come un marchio di identità molto profondo.
    Peccato che si abbia l'impressione che altrove la si sappia valorizzare assai meglio.

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  5. @Endi
    Ciao Endi,

    Cork è davvero una città interessante e vivace. Non me l'aspettavo così frizzante.

    Questo periodo di isolamento è stato meno difficile di quanto mi aspettassi. Ho avuto modo di riflettere molto e di dedicarmi con sincero piacere a cose che avevo lasciato andare alla deriva. E adesso? Ecco, è sul dopo che non ho granitiche certezze.

    Forza e coraggio a te, me e tutti gli altri!

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  6. @Luz
    Per me è stata, appunto, una scoperta. Non avevo trovato cenni a questi calchi mentre mi documentavo per il viaggio e, poi, quando sono arrivata... sorpresa! L'accostamento bianco e azzurro, poi, fa proprio un bell'effetto.

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  7. Hanno fatto arrivare dei calchi e si sono accorti solo dopo che non avevano spazio? Sono proprio inglesi... :-P
    L'accostamento bianco-azzurro in realtà è un po' da isola greca, ma non mi dispiace.

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  8. @Obsidian M
    Non è da escludere che volessero ricreare un'atmosfera mediterranea nella sala dove sono esposti i calchi.

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