Isaac Asimov, Foundation and empire (Fondazione e impero)


L’Impero galattico colpisce ancora. Anche se è alla fine dei propri giorni, ha ancora qualche asso nella manica. Il punto è: riuscirà a mandare a monte le accurate previsioni psicostoriche di Seldon? Ma ecco che all’orizzonte si palesa un ulteriore minaccia: the Mule, l’individuo che, solo, può ribaltare le sorti della galassia.

Per chi fosse interessato, il ciclio di Fondazione è pubblicato in Italia da Mondadori.

Secondo capitolo della trilogia originaria di Fondazione, avevo scritto del primo qui.

Romanzo in due parti ben distinte: The general e The Mule.

The general riprende la modalità narrativa e le atmosfere avventurose a cui ci aveva abituato Foundation. Si compone di racconti interconnessi in cui si oppongono Impero e Fondazione attraverso dei personaggi che, probabilmente, hanno ispirato Lucas nella creazione di alcune figure memorabili di Guerre stellari. Ma dove vai se la canaglia non ce l’hai? Mi sono più volte chiesta se Han Solo sia stato ispirato da alcuni dei ‘mascalzoni’ che hanno permesso a Fondazione di prosperare nei primi trecento anni della propria storia.

The Mule è completamente diverso da quello che Asimov ci ha proposto sino ad ora nel ciclo: è una storia oscura, di aspettative disattese e speranze perdute. The Mule è una minaccia che Fondazione non è capace di annientare e che Seldon non aveva previsto. Qualcuno che agisce nell’ombra, che nessuno sembra aver mai visto o conosciuto, un mutante invincibile per qualche ragione.

Il vero motivo per cui Seldon non aveva previsto the Mule nella storia di Fondazione verrà completamente chiarito solo alla fine del romanzo e questo lascia per circa un centinaio di pagine i nostri eroi a brancolare nel buio e lasciarsi depistare e raggirare, perdendo un pianeta dopo l’altro.

L’unica speranza sono un minuscolo gruppo di quattro personaggi: lo psicologo Mis, il mercante Toran, sua moglie, la storica Bayta e Magnifico, il giullare di the Mule. Le conoscenze scientifiche di Mis, che si avvicinano a quelle di Seldon, l’intuizione, l’intelligenza e l’umanità di Bayta, il coraggio di Toran e le bizzarrie di Magnifico sono tutto ciò che rimane a Fondazione per trovare una via d’uscita dal vortice di distruzione in cui è stata presa.

La sorpresa in questa parte è stata Bayta. Ammetto che non mi aspettavo un personaggio femminile che si ergesse a — pressoché di fatto — protagonista assoluto in una storia di fantascienza nata negli anni Quaranta del XX secolo.

Geniale, avvincente e sorprendente. Nel passaggio da The general a The Mule, a un certo punto, è inevitabile sentirsi disorientati e chiedersi dove Asimov vuole condurre la storia e i lettori con essa, ma non delude. Non mi ha delusa, per lo meno.

See you soon cyberspace cowboy...

Bibliografia:
Isaac Asimov, Foundation and empire, in Id., Foundation. Foundation and empire. Second foundation, London, Everyman [2014], pp. 201-405
Scrissi di Foundation qui: https://ludo-ii.blogspot.com/2021/01/isaac-asimov-foundation-fondazione.html

Commenti

  1. Sempre più simile alla saga di Lucas, insomma... XD

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    1. Penso che Lucas sia rimasto colpito soprattutto da certe atmosfere e dalle caratteristiche di alcuni personaggi e la sua saga ne sia stata inevitabilmente influenzata.

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    1. Effettivamente Foundation and empire è davvero molto coinvolgente. Quello che colpisce è che Asimov riesce a raccontare una storia complessa in relativamente poche pagine, specialmente se mettiamo il suo romanzo a confronto con alcune opere di fantascienza recenti.

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  3. Ormai il genere fantascienza ti ha proprio coinvolta.
    Chissà forse un giorno, ma per ora faccio davvero fatica ad entrare nell'idea di leggere questi libri. Che poi spesso superata la diffidenza iniziale a volte ci si appassiona e non si lascia più. A me era successo più di vent'anni fa con il fantasy. Avevo scoperto la saga di Darkover ed è stato amore a prima lettura. Li ho letti tutti. A pensarci bene quella saga da quello che ricordo schiacciava un po' l'occhio alla fantascienza.

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    1. Effettivamente... dalla fine dello scorso anno la fantascienza mi ha proprio presa, soprattutto il sottogenere della space opera.

      Al contrario di te, non mi sento così attratta dal fantasy, anche se qualche volta mi capita di leggerlo. Non ho mai letto la saga di Darkover... mi ero fatta l'idea che fosse una serie di fantascienza. Immagino che possa essere considerata un mix.

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