Natale nello spazio con Planetes di Makoto Yukimura e il telescopio James Webb
Incominciando
da Planetes
di
Makoto Yukimura...
Sistema
solare, 2074-2080
Sinossi riportata sul retro della mia edizione
Ho scoperto questo manga di genere fanfascientifico grazie a un articolo trovato su “Book Riot”. Fui così fortunata da riuscire a procurarmi uno degli ultimi esemplari omnibus editi da Panini, che comprende i quattro tomi dell’opera di Yukimura, pubblicati tra il 2001 e il 2004. Questa edizione in volume unico fu concepita per celebrare il cinquantesimo anniversario dell’avvento dell’uomo sulla Luna (1969).
Come è scritto nell’introduzione:
Nel mettere in scena le imprese di temerari astronauti incaricati di raccogliere detriti in orbita attorno alla Terra, Planetes, ambientato in un futuro non lontano, invita a una riflessione sul ruolo che l’essere umano ha nel cosmo e su atri temi fondamentali della nostra esistenza. È un’epopea che ha inizio a poche migliaia di chilometri dalla superficie terrestre e la cui destinazione è estremamente ambiziosa.
L'ultima immagine del telescopio James Webb, il nostro occhio sullo spazio profondo |
Ordinai questo manga mesi fa e me lo feci recapitare in Italia con l’intenzione di leggerlo durante le vacanze di Natale. Cosa che feci. Caso volle che, mentre mi trovavo in patria, venni a conoscenza del telescopio James Webb, sviluppato da NASA (National Aueronautics and Space Administration), ESA (European Space Agency) e CSA (Canadian Space Agency), il cui lancio nello spazio sarebbe dovuto avvenire proprio nei giorni di festa. Le condizioni meteorologiche resero tutto incerto, ma, finalmente, il 25 dicembre, dallo spazioporto europeo nella Guyana francese, James Webb è stato proiettato verso lo spazio, alla scoperta dell’universo. Il suo viaggio si può seguire qui. Il telescopio sarà l’occhio dell’umanità sullo spazio profondo...
La lettura di Planetes, cui una delle trame centrali è proprio l’esplorazione dell’universo, mi ha perfettamente accompagnata nell’attesa e, poi, nell’osservazione dei progressi di James Webb.
Il manga mi è piaciuto moltissimo e l’ho trovato molto scorrevole e coeso anche se, in alcuni punti, si intuisce che fu originariamente concepito per la serializzazione su rivista. Quasi come se nell’intervallo tra un’uscita e l’altra si desse il tempo ai personaggi di interiorizzare e anche portare avanti parte dell’azione fuori dalla pagina. Mi riferisco, in particolare, a un caso di non-amore che si trasforma in amore — seppure non istantaneamente — senza grandi spiegazioni.
Uno degli aspetti che mi ha maggiormente intrigata dell’opera è stata la caratterizzazione dei personaggi che sono astronauti, fondamentalmente diversi da quelli che fanno gli astronauti. Hachimaki, così come suo padre, per esempio, i quali spiccano sugli altri perché sembrano avere sviluppato una coscienza che solo chi vive profondamente l’esperienza spaziale riesce a conseguire. Questa si può esprimere attraverso una personalità egoista, eppure — a tratti — altruista, una visione impersonale, così come lirica, una necessità di conquista spaziale che sembra sovrastare qualsiasi altro bisogno, una consapevolezza della relatività del tutto e di quanto sia breve il passo tra la vita e la morte.
Il concetto dello sviluppo di una coscienza espansa nelle persone che compiono ‘il salto’ nello spazio è qualcosa che avevo già trovato nella trilogia Gundam di Yoshiyuki Tomino e che si riscontra anche nel ritratto che ci viene fatto di David Bowman in 2001: odissea nello spazio.
Planetes oltre a darci un’idea di quello che potrebbero essere e sentire gli astronauti in un futuro piuttosto vicino, è anche un manga dove non mancano avventura, riflessioni sulla società e su come potrebbe svilupparsi negli anni a venire. E se è vero che ci invita a riflettere sul ruolo che abbiamo nel cosmo (come da introduzione), ci fa conseguentemente comprendere che siamo parte di quello stesso cosmo, anche qui sulla nostra Terra, anche se non siamo mai saliti su un’astronave.
Per quanto scarseggi in strumenti per esprimere opinioni ponderate sui disegni, ho trovato alcune tavole di Yukimura particolarmente belle, ispirate e scenografiche.
See you soon cyberspace cowboy...
Bibliografia
e link:
Makoto
Yukimura, Planetes,
Panini, Modena, 2019
Scoprii
Planetes attraverso
un articolo dedicato ai manga ambientati nello spazio trovato su
“Book Riot”: https://bookriot.com/comics-and-manga-set-in-space/
Sito
dedicato al telescopio James Webb: https://webbtelescope.org/
Where
is Webb?:
https://www.jwst.nasa.gov/content/webbLaunch/whereIsWebb.html?units=metric
Mobile
suit Gundam di Yoshiyuki Tomino:
https://ludo-ii.blogspot.com/2021/05/yoshiyuki-tomino-mobile-suit-gundam.html
Manga e spazio due tue grandi passioni! Ad essere sincera lo spazio non mi ha mai attirato tantissimo forse perché l'idea della vastità del cosmo mi spaventa un po' .
RispondiEliminaSono curiosa di scoprire anche le altre letture che ti attendevano in Italia.
In tutta sincerità, credo intimorirebbe un po' anche me nella pratica. L'idea, però, di poter viaggiare nello spazio in un futuro più o meno lontano, mi eletrizza, anche se non mi riguarderà personalmente.
EliminaSembra molto interessante, e i disegni mi sembrano davvero pazzeschi, ma per quanto mi piacerebbe leggerlo da qualche tempo lo spazio non riesce a conquistarmi, anzi. Lo metto in lista perché quando tonerà l'ispirazione sarà uno dei primi che leggerò 😊.
RispondiEliminaPer quanto mi riguarda, è dal 2020 che ho incominciato a interessarmi alle space opera. Prima non mi attiravano.
EliminaBella la copertina di Planetes, mi intriga questo manga! Comunque ha trovato una lettura veramente azzeccata! :)
RispondiEliminaPlanetes ha forse un sapore un po' retro, ma se ti piacciono fantascienza ed esplorazione spaziale, è decisamente consigliato.
EliminaInteressantissimo, mi fai scoprire sempre cose belle <3
RispondiEliminaQuesto manga effettivamente è molto bello, specialmente se ti incuriosiscono spazio ed esplorazione spaziale.
EliminaBellissimo Planetes!
RispondiEliminaLo comprai all'epoca della sua uscita, e lo riprendo in mano ancora adesso una tantum.
Anche a me Planetes è piaciuto moltissimo. La caratterizzazione dei personaggi è proprio curata e la storia è molto coinvolgente.
Elimina