Yoko Ogawa, The memory police (L’isola dei senza memoria)


Isola non identificata, personaggi non identificati, le cose incominciano a sparire e gli abitanti dell’isola ne perdono il ricordo. La maggior parte degli abitanti. Alcuni, infatti, non riescono a dimenticare e la Memory Police è l’organizzazione che si occupa di stanarli e farli sparire.
La protagonista è una scrittrice e fa parte dei più, coloro che dimenticano. Quando scopre che il suo copy editor è, al contrario, tra coloro che non riescono a lasciare andare i ricordi, decide di aiutarlo e di nasconderlo in una stanza segreta nella propria abitazione.

Per chi fosse interessato, questo romanzo è edito in italiano da Il Saggiatore con titolo L’isola dei senza memoria.

Il libro fu pubblicato, originariamente, in Giappone, nel 1994 ed è approdato in Europa e in America solo negli ultimi anni.

Si tratta di un romanzo che, nel panorama occidentale, possiamo definire di genere distopico, mentre in Giappone è considerato fantascienza. La scrittura è intimista, si guardano alle conseguenze dello sviluppo della trama in ambito privato, quotidiano e comune. Niente a che vedere, quindi, con le opere distopiche in cui ambientazione e azione sono aspetti centrali.

La struttura è a romanzo nel romanzo: la protagonista sta scrivendo una storia su una donna che perde la propria voce. Un po’ come ne Il maestro e Margerita, le due storie si possono leggere separatamente, ma ci sono delle connessioni.

Più ci si addentra nel romanzo, più è inevitabile pensare ad altre grandi opere letterarie o meno, tra libri che bruciano, persone che si nascondono nelle stanze segrete delle abitazioni, l’inverno che, una volta arrivato, non lascia più spazio alla primavera...

Ciononostante l’autrice trova una propria originalità che, probabilmente, origina dal fatto che quando le cose spariscono, non è solo la mente ad esserne afflitta, ma anche il cuore e lo spirito. E che cosa succede a una persona quando mente, cuore e spirito si bucano o si assottigliano?

Sono giunta alle considerazioni qui sopra pensando al kokoro un concetto tutto giapponese, che fonde i significati di cuore e mente occidentali. Avendo letto The memory police in traduzione, il mio punto di vista potrebbe essere del tutto ingiustificato. Neppure so se il termine kokoro sia utilizzato nell’originale giapponese, in tutta sincerità.

Altro aspetto originale e inaspettato è che il personaggio principale non è tra quelli che ricordano, bensì tra coloro che dimenticano; non è l’eroina ribelle di un romanzo distopico, piuttosto la persona ordinaria e pacata che desidera aiutare una persona cara. Questo continua a muoverla anche quando, con la memoria che se ne va, le diverrà sempre più difficile comprendere l’uomo che si impegna a nascondere, nonostante il grande rischio che corre.

Romanzo breve e di grande potenza, lo consiglio a chi apprezza la scrittura intimista (Stifter, per esempio) e i temi distopici.

See you soon cyberspace cowboy…

Bibliografia:
Yoko Ogawa, The memory police, New York, Pantheon Books, 2019

Commenti

  1. Non finisci mai di stupirmi! Trovi sempre dei titoli davvero particolari.
    Inoltre noto che la tua passione per il Giappone continua ad essere sempre più viva che mai 😊

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    1. Questo romanzo mi sento di consigliarlo a prescindere dal fatto che sia narrativa giapponese. Se si apprezzano temi distopici e scrittura intimista, penso sia una buona opera.

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  2. Fantastico! Peccato solo che i libri del Saggiatore costino come un rene al mercato nero.... ^__^
    A parte gli scherzi conosco Yoko Ogawa per aver letto (e recensito) anni fa "L'anulare" che ho trovato sorprendente proprio, ma non solo, per la capacità dell'autrice di trattenere l'attenzione del lettore incastrata anche nei piccoli particolari.
    Magari un giorno chissà mi faccio un regalo. In fondo "L'anulare", se conti il numero di pagine, in proporzione costava molto di più

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    1. Ho sentito parlare benissimo de L'anulare. Dovrò recuperarlo.

      Se non ti pesa leggere in inglese, su Book Depository si trova un'edizione in brossura di The memory police a un prezzo abbordbile.

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    2. Sono curiosa perché ho "L'isola dei senza memoria" in libreria da tempo ma vuoi per caso o dimenticanza non l'ho ancora mai letto ... forse è ora di dargli una letta perché ho trovato molto interessante la tua recensione. Non conosco per nulla, invece, "L'anulare", anche qui andrò sicuramente a leggere la trama, grazie per i consigli!

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    3. So che i tuoi gusti letterari sono molto vari e riesci ad apprezzare generi e stili diversi. Penso, quindi, che questo romanzo ti potrebbe piacere. Per quanto mi riguarda a conquistarmi è stata la scrittura intimista combinata all'elemento distopico.

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  3. Amo il tuo blog, perchè mi fai scoprire sempre libri originali.
    Questo post mi ha conquistato subito e così il libro, anche la scelta del personaggio principale la trovo interessantissima. Lo leggerò presto <3

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    1. Grazie!

      Secondo me questo romanzo merita particolarmente! Certo, io apprezzo molto la letteratura intimista, quindi mi sentivo positivamente inclinata alla lettura in partenza.

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