Aldo Tollini, L’ideale della Via. Samurai, monaci e poeti nel Giappone medievale


La Via occupa un posto di particolare rilievo nella civiltà giapponese medievale, dando vita, nelle varie forme in cui si manifesta, tra le quali la Via del Guerriero, del Tè, della Poesia, al nucleo fondamentale della cultura che si sviluppò tra i secoli XII e XVII. È il periodo in cui i samurai vennero alla ribalta della scena politica e sociale, e poi anche culturale, prendendo e gestendo il potere effettivo: un’epoca di sanguinose lotte, ma pure di una grande fioritura intellettuale che ha lasciato un segno indelebile persino sulla società giapponese contemporanea.
Questo libro ripercorre le principali fasi dello sviluppo dell’ideale della Via, esplorandone la storia e le principali manifestazioni all’interno del pensiero dei samurai, nella poesia e nel Buddhismo. Guerrieri, monaci e poeti sono gli attori principali della scena medievale giapponese: nella pratica della Via, nella sua forma più elevata, essi sono uniti dall’unico ideale del perfezionamento spirituale.
La narrazione, che si snoda attraverso le citazioni dei testi più rappresentativi del periodo, dà voce a chi della Via fece lo scopo della propria vita, producendo un pensiero e forme d’arte di insuperata raffinatezza.
Sinossi tratta dal retro del mio esemplare.

Il Giappone mi ha sempre incuriosita e, dopo averlo visitato, lo scorso anno, il paese e la cultura giapponese mi affascinano ancora di più.

Come sono approdata a questo saggio? Fruisco ampiamente di narrativa, fumetti, animazione e serie televisive giapponesi e, mentre navigavo in internet, ponderando su possibili acquisti, il sottotitolo di questa opera mi è balzato agli occhi. Sì, il complemento del titolo. Perché? Perché sono stata una soddisfatta consumatrice dell’anime Inuyasha e adesso lo sono dello spin off Yashahime. Questi due cartoni animati, si ambientano nel periodo Sengoku, degli “Stati combattenti”, tra la seconda metà del XV e quella del XVI secolo, e, tra i personaggi e le comparse, non mancano monaci e guerrieri. Ed è così che intrapresi questo viaggio nella storia della filosofia, del pensiero e della cultura giapponesi.

Il fenomeno della Via o, meglio, delle Vie, ognuna incentrata su una particolare disciplina o arte, è tipicamente giapponese e ascrivibile a una età di mezzo compresa circa tra il XII e il XVII secolo, durante i periodi Kamakura e Muromachi.

Volendo semplificare al massimo, intraprendere una Via si concretizza nel cercare il perfezionamento nella propria attività e, soprattutto, nel raggiungere, attraverso questa pratica, il perfezionamento spirituale dell’individuo.

Con il trascorrere dei secoli, l’intera nozione di perfezionamento spirituale attraverso il perseguimento di una Via subisce l’influenza delle diverse correnti di pensiero che si amalgamano e armonizzano nel Buddhismo. Scopriamo, ad esempio, che se inizialmente era concepibile dedicarsi esclusivamente a una sola Via, in un secondo momento la Via del guerriero poteva conciliarsi con quella del poeta. E, a proposito di arte poetica, questa incomincerà a essere considerata una Via possibile solo quando si realizzerà che, attraverso di essa, si può giungere a discernere i diversi aspetti della realtà (buddhista, illusoria e assoluta) e sarà assimilata alla Via Buddhista.

Si tratta indubbiamente di un saggio complesso, ma l’autore si sforza per renderlo largamente comprensibile e riesce a instillare nel lettore la voglia di approfondire qualcuno dei numerosi argomenti trattati.

See you soon cyberspace cowboy…

Bibliografia:
Aldo Tollini, L’ideale della via. Samurai, monaci e poeti nel Giappone medievale
, Torino, Einaudi, c2017

Commenti

  1. Lo sai che non sono un' appassionata del Giappone in sé, ma negli ultimi tempi mi sono avvicinata a questo mondo grazie ad un'amica che scrive libri sullo Zen e sui maestri orientali, forse avrai visto qualche post nel mio blog. Ho anche provato ogni tanto con la meditazione seppur con scarsi risultati, ma qualcosa resta sempre e mi sono accorta che, senza accorgermene, leggere quei libri mi ha comunque cambiata, ha cambiato il mio modo di affrontare le cose. Mi ha cambiata in meglio ad essere sincera.
    Questo libro sembra molto interessante, segno!

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    1. Sì, mi ricordo che avevi letto dei libri sullo Zen e hai provato la meditazione.

      Questo libro di Tollini è particolarmente interessante perché scopri di come una cultura, tutto sommato piuttosto distante dalla nostra, vedeva (e vede ancora adesso) le cose in modo diverso.

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  2. Decisamente intrigante! Tra l'altro è un periodo che tutto mi guida verso il Giappone ... l'Universo mi starà dicendo qualcosa? :P

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    1. Magari, quando si potrà tornare a viaggiare, potresti programmare un bel viaggio in Giappone...

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  3. Continuo a pensare che il Giappone abbia sempre tanto da raccontarci. Lo abbiamo conosciuto essenzialmente attraverso le grandi storie a fumetti e a cartoni, ma quanto è vasta, incredibilmente variegata, questa cultura? Vorrei fare come te, vedere il Giappone prima o poi. Cercare di capire tanti aspetti di questo vasto e affascinante mondo. Non so se tu abbia raccontato questo viaggio sul tuo blog.

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    1. No, non ho dedicato dei post specifici al mio viaggio in Giappone. Sto pensando alla possibilità di farlo... vedremo.

      Viaggio consigliatissimo, se ne hai l'occasione.

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