Mitsuru Adachi, Touch


Non so da dove cominciare. La cosa più importante è che consiglio vivamente questo manga a chi vuole avvicinarsi a un classico del genere. 

Touch è il fumetto da cui fu tratto uno dei miei anime preferiti, Prendi il mondo e vai. Ho sempre seguito i cartoni animati giapponesi in TV, ma mi appassionai ai manga quando ero già grande e frequentavo l’università. È da allora, da anni, che volevo recuperare il fumetto Touch. Quest’estate ce l’ho fatta. 

Touch fu serializzato sul periodico giapponese “Weekly shōnen Sunday” dal 1981 al 1986 e, in contemporanea, raccolto in 26 volumetti. Nel corso degli anni furono stampate varie edizioni. L’ultima risale a quindici anni fa, la perfect complete edition (kanzenban). Comprende pagine a colori e raccoglie aneddoti sull’opera, che originariamente erano presenti solo nell’edizione seriale. Una delle caratteristiche più interessanti di questa edizione è che è raccolta in soli 12 volumi ancora tutti disponibili. Non riuscii a esimermi da ordinarli tutti in un solo colpo.

Touch è un classico e il manga di maggiore successo dell’artista Mitsuru Adachi, il maestro. 

La storia segue le vicende dei gemelli Tatsuya e Kazuya Uesughi e della loro amica d’infanzia, Minami Asakura. Il sogno di Minami è sempre stato quello di andare al Koshien, il torneo nazionale di baseball delle scuole superiori. È Kazuya che lavora sodo, sin dalle medie, per poterlo realizzare, diventando il lanciatore di punta dell’istituto Meisei. Tatsuya, seppure intelligente, acuto e dotato di grande talento, non ama la competizione e i paragoni con il fratello, né sentirsi investito delle aspettative altrui e conduce un’esistenza rilassata, svogliata, tanto a scuola quanto nello sport, come membro del club di pugilato. Entrambi sviluppano dei forti sentimenti per Minami e, proprio quando le carte sono in tavola e lo stesso giorno della partita per aggiudicarsi un posto al Koshien, Kazuya perde la vita in un tragico incidente...

Protagonista assoluto di questo manga è Tatsuya Uesughi. Senza di lui, neanche si potrebbe parlare di trama. Un adolescente con cui ci si può identificare, umano, che fa il suo percorso di pagina in pagina, che cresce fino a conquistare la volontà e l’esigenza di vivere la propria vita, senza farsi condizionare dall’ombra del fratello e il bagaglio di sogni che Kazuya si portava dietro e che non riuscì mai a realizzare. 

Tatsuya diventa l’eroe che è attraverso le sue esperienze a scuola, gli allenamenti di puglilato, poi quelli di baseball, gli scontri e le partite, relazionandosi con tanti personaggi. Tra questi, naturalmente, il gemello Kazuya e Minami. Il primo, apparentemente il classico ragazzo perfetto, una persona gentile, sensibile e determinata, ma anche fragile e insicura, a cui Tatsuya è molto legato e che, anche dopo la morte, sarà una presenza costante nella sua vita. Minami è una ragazza responsabile, con i piedi per terra, eppure anche una sognatrice. È affezionata a Kazuya come amico e lo appoggia come atleta, ma è da sempre innamorata di Tatsuya, che cerca di riscuotere dall’apparente apatia. Il sogno del Koshien è quello che la muove per parecchi volumi, fino a che, forse, lei stessa avverte che il campionato nazionale di baseball non dovrebbero essere l’unico obiettivo al centro della propria adolescenza.



Il baseball è il palcoscenico principale dell’azione, ma non serve amarlo per apprezzare l’opera. Confesso, tuttavia, che pure se non lo amavo, Prendi il mondo e vai mi fece incuriosire e, le rare volte in cui capita, mi piace guardare le partite di baseball. In Giappone, lo scorso anno, ne guardai parecchie alla TV. 

Un'opera senza tempo, un tratto che non invecchia, nonostante abbia quasi quarant'anni. Su Touch di Mitsuru Adachi mi potrei ancora dilungare, ma qui mi fermo.

See you soon cyberspace cowboy...

Bibliografia:
Mitsuru Adachi, Touch, 12 voll., Bosco, Starcomics, 2016-2017

Commenti

  1. Sei proprio lanciata!
    A volte, non spesso lo ammetto, mi verrebbe voglia di provare a comprare qualche maga, tipo quello di Arte di cui ti avevo parlato.
    Poi però mi trattengo perché sono troppi numeri e in casa non ho neanche più spazio per i libri! se mi metto a comprare anche manga....

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  2. @Elisa
    Questa estate, in effetti, mi sto dedicando a una passione che, normalmente, trascuro un po'.

    Hai ragione: i manga si costituiscono spesso in lunghe serie, che occupano spazio e sono pubblicate nel corso di anni. Io stessa devo essere, per leggerli, devo essere nel periodo della vita e dell'umore giusto. Mi ricordo che, anni fa, lavorai per circa un anno a Ravenna e quello fu un periodo in cui i fumetti li divoravo.

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  3. @Ludo
    Grazie Ludo, panoramica esaustiva su questo manga che mi attira davvero molto! La trama sembra interessante e non banale, anche i volumi non sono poi esagerati per essere una serie di successo!

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  4. @Endi
    Per me questo manga è davvero un'opera d'arte e un perfetto esempio dello stile di Adachi. Se sei incuriosita, puoi sempre dare prima un'occhiata alle tavole tradotte da volontari che si trovano in rete.

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  5. @Ludo
    Ho preso il primo libro oggi! Noni vedo l’ora di leggero 😎, anche arriverà quando tornerò dalle vacanze.
    Ti faccio sapere quando l’ho finito!

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  6. Quanto mi ha fatto piangere questo manga!
    Come te, avevo prima visto l'anime che trasmettevano su italia1 il pomeriggio.
    Dovrei ancora avere i volumetti da qualche a casa di mia madre. ç_ç

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  7. @Nymeria
    Sicuramente uno dei miei manga e dei miei anime preferiti.

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