One shot: omiyage

 

L’omiyage (お土産), il souvenir che si dona ad amici, colleghi e familiari, è qualcosa che appartiene intrinsecamente alla cultura giapponese e che fa parte della più articolata usanza e complessa arte del donare.

L’omiyage è specificatamente quel souvenir edibile che si riporta da un viaggio — di piacere o d’affari che sia — e che si offre alle persone con cui si hanno specifici rapporti sociali nel lavoro, nel mondo della scuola o nella vita privata. Più tempo trascorro in Giappone più faccio caso ai dolcetti confezionati con cura nei book shop dei musei, nei department store e, naturalmente, nei negozi delle stazioni, per l’acquisto all’ultimo momento.

All’inizio del mio recente viaggio a Ōsaka, mentre aspettavo che arrivasse il treno, ho effettivamente visto un paio di persone affrettarsi a comprare delle confezioni di Tokyo banana sponge, che sono popolarissimi come souvenir e, infatti, si possono trovare in vendita persino sui binari delle maggiori stazioni della capitale.

Tanto per i Tokyo banana sponge, quanto per moltissimi altri prodotti concepiti per essere omiyage, non solo ogni singolo pezzo è individualmente incartato e contenuto in una bella scatola di cartone o di latta, ma il tutto è a sua volta inserito in una busta di carta.

Nell’immagine in testa al post, si possono vedere delle classiche confezioni di omiyage comprati nelle mie visite alla Gundam Factory, al Sailor Moon Museum e all’Eva Crossing Expo. Souvenir che comprai per i miei compagni di classe e insegnanti. Sì, perché anche in certi ambiti dell’istruzione e della ricerca universitaria è comune l’usanza degli omiyage. All’interno delle confezioni si trovavano dei fragranti biscottini al burro decorati con immagini a tema.

See you sooon cyberspace cowboy...