Al ginnasio della fantascienza: Ray Bradbury e Becky Chambers

 

Immagine promozionale per il film A sound of thunder del 2005

Life is a delicate balance
Between order and disorder
One small disturbance…
One minor infraction of nature’s law
Is all it takes.

Citazione tratta dal trailer del film A sound of thunder del 2005

L’idea per questa entrata mi è venuta a seguito della lettura di A sound of thunder (Un rumore di tuono), racconto di Ray Bradbury del 1952, che ho scoperto grazie a un post sul blog “Clarke è vivo”. Eravamo all’inizio di febbraio e avevo da poco terminato To be taught if fortunate di Becky Chambers, racconto lungo originariamente pubblicato nel 2019.

Per quanto la mia visione possa essere soggettiva, ho trovato che le due opere esplorino, tra le altre cose, come due facce della stessa medaglia...

Qualche tediosa ma utile riga sulla reperibilità di queste due opere. Il racconto della Chambers è edito in lingua inglese da Hodder & Stoughton, nel Regno Unito, e Harper Voyager, negli Stati Uniti. Quanto al racconto di Bradbury, rimando al post su “Clarke è vivo” per le edizioni italiane, mentre in inglese è stato ripubblicato nel 2020 sul periodico di narrativa “Ploughshares”, facilmente reperibile sulle banche dati delle biblioteche, con il vantaggio di poterlo scaricare. Usando un motore di ricerca, inoltre, si possono trovare diverse versioni accessibili gratuitamente.

A sound of thunder in "Collier's Weekly", 1958

In A sound of thunder la storia incomincia in un’America del futuro, del 2055, dove esiste una particolare compagnia, la Time Safari, che organizza spedizioni nel passato per accontentare i gusti eccentrici di uomini danarosi. Nello specifico ci viene raccontato di un safari per cacciare un particolare animale esotico, un esemplare di Tyrannosaurus rex.

Nel racconto Bradbury esplora e gioca con quello a cui ci si riferisce con l’espressione “effetto farfalla”. Quando si viaggia nel tempo, quando si va nel passato, come ci insegna tanta fantascienza, bisogna evitare di apportare qualsiasi genere di cambiamento nell’ambiente in cui noi veniamo a essere gli elementi alieni. L’idea viene dalla teoria secondo la quale anche le più piccole variazioni in un sistema possono comportare dei grandi cambiamenti al suo interno sul lungo termine.

La Time Safari lascia nulla al caso e raccomanda i membri della propria spedizione di rimanere sempre sul “Sentiero”, un percorso costruito in un particolare metallo anti-gravitazionale, che non tocca il suolo. L’obiettivo è di impedire qualsiasi contatto con l’ambiente circostante e, potenzialmente, cambiare significativamente il futuro.

E la caccia al tirannosauro allora? Gli animali da abbattere sono specificatamente selezionati dalla Time Safari tra quelli che sarebbero già naturalmente destinati a morire nell’arco dei due minuti in cui avviene la caccia. Sembrerebbe tutto perfettamente pianificato, ma…

Il racconto è davvero godibile e alcune descrizioni dell’ambiente preistorico di Bradbury sono molto evocative. Il finale è di grande effetto — anche per il lettore contemporaneo — e potrebbe anche risultare piacevolmente sorprendente per alcuni.

Consiglio a tutti di leggere il post segnalato sopra sul blog “Clarke è vivo” per curiosità e ulteriori spunti scientifici che emergono nel racconto.

A sound of thunder fu adattato in una puntata del 1989 del Ray Bradbury Theatre, una produzione televisiva canadese di storie fantascientifiche scritte da Ray Bradbury. Si può trovare la puntata, con introduzione dello stesso Bradbury, su YouTube:

Il racconto fu riadattato nel 2005 in un film, il cui trailer si può vedere qui sotto:

Ritroviamo il concetto di non apportare cambiamenti in un sistema a cui non apparteniamo anche in To be taught if fortunate di Becky Chambers, ma il punto di vista è differente.

Il racconto si ambienta tra la fine del XXI e l’inizio del XXII secolo. L’umanità è a conoscenza della presenza di forme di vita extraterrestri e le agenzie spaziali hanno appena incominciato a organizzare missioni di esplorazione dei corpi celesti dove sia comprovata l’esistenza di vita aliena. Grazie a un metodo rivoluzionario conosciuto come somaforming, è possibile mutare la struttura biologica degli astronauti così da rendere loro possibile adattarsi a ecosistemi diversi da quelli trovati sulla Terra. Seguiamo le avventure di Ariadne e del suo equipaggio, sempre più lontani da una Terra che a volte preferiscono dimenticare e che, nel frattempo, sta cambiando…

Questo è il libro più ‘tradizionalmente’ fantascientifico che ho letto della Chambers. Mi piace pensare che all’autrice girasse in testa l’idea di scrivere una meta-opera di fantascienza da qualche anno, visto che proviene da una famiglia in cui tutti hanno a che fare con lo spazio, e la sua consulente scientifica è la madre, scienziata ed educatrice di astrobiologia. A tal proposito, è da segnalare che alla fine del volume, sono stati riportati scorci e rielaborazioni degli interventi che le due hanno tenuto al World Science Fiction Convention (Worldcon) del 2018.

Nell’opera si esplorano due temi cari all’autrice: la diversità e i cambiamenti climatici. Il tutto in salsa fantascientifica. E qui rimando a due post dedicati ad altrettante opere sempre della Chambers:

The long way to a small, angry planet (The long way. Il lungo viaggio)
A closed and common orbit (A closed and common orbit. L'orbita ordinaria)

Come si può intuire da quanto ho scritto fino a qui, tuttavia, in To be taught if fortunate viene riservata decisamente più attenzione alla scienza dietro alla fantascienza. Si toccano gli aspetti solitamente trascurati dell’ibernazione criogena, per esempio, si dedica spazio alla biologia e all’astrobiologia, naturalmente, a partire dal “somaforming”, pure non tralasciando la materia importante per l’autrice.

Il somaforming, quindi, non ha solo l’obiettivo di permettere agli astronauti di adattarsi ad ambienti extraterrestri, bensì anche quello di facilitarli a non modificare questi stessi ambienti con la loro presenza. Anche in questo caso sussiste il veto di non mutare in alcun modo i luoghi estranei che si visitano con la propria presenza, ma non per evitare di modificare il proprio futuro, bensì per non sconvolgere un macro-sistema a cui non apparteniamo e che, potenzialmente, potremmo distruggere.

Per molti aspetti si tratta di un racconto di avventura, un’avventura spaziale. La narrazione, però, è molto introspettiva: il punto di vista è quello di Ariadne e trascorriamo molto tempo nella sua testa, riflettendo tanto sulla quotidianità quanto sopra i massimi sistemi. La trama si porta avanti attraverso le descrizioni e lo spazio dell’azione è decisamente limitato. Non ho mai avuto problemi con questa tecnica di narrazione, ma potrebbe annoiare altri.

Da questo punto di vista, To be taught if fortunate si differenzia da A sound of thunder, in cui il ritmo incalzante è decisamente più consueto al racconto d’avventura.

Da un altro punto di vista, e ricollegandomi a quanto scritto all’inizio, le due opere trattano, in parte, di due facce della stessa medaglia: l’”effetto farfalla”.

Consigliati entrambi, anche a chi non legge normalmente fantascienza.

See you soon cyberspace cowboy…

Bibliografia e link:
Ray Bradbury, A sound of thunder, in “Ploughshares”, Vol. 46, Issue 3, 2020, pp. 243-254
Il post a cui mi riferisco è Un rumore di tuono: emblematico racconto di Ray Bradbury sui viaggi nel tempo sul blog “Clarke è vivo”: https://clarkevivo.blogspot.com/2022/02/un-rumore-di-tuono-emblematico-racconto.html
Becky Chambers, To be taught if fortunate, London, Hodder & Stoughton, 2020
A sound of thunder 1989: https://www.youtube.com/watch?v=2tm-xh3vPvM
A sound of thuder 2005: https://www.youtube.com/watch?v=Cp6-_INlqtk
Scrissi di The long way to a small, angry planet qui: https://ludo-ii.blogspot.com/2021/05/becky-chambers-long-way-to-small-angry.html
Scrissi di A closed and common orbit qui: https://ludo-ii.blogspot.com/2021/11/becky-chambers-closed-and-common-orbit_0632755143.html

Commenti

  1. Devo ammettere che sono molto incuriosita da queste letture che hai suggerito soprattutto, come puoi immaginare, da "A Sound of Thunder".
    Quanto sarebbe bello poter viaggiare nel tempo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un rumore di tuono è un bel racconto e contiene alcune descrizioni decisamente evocativo. Trovo anche che sia narrativamente decisamente efficace, nonostante si sviluppi in poche pagine.

      Elimina
  2. A parte la rivista Clarkesworld (che non c'entra niente con Arthur C. Clarke) in genere non leggo narrativa in inglese ma posso cogliere l'occasione per la storia di Becky Chambers.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente To be taught if fortunate è un racconto interessante, anche se dalla Chambers non bisogna mai aspettarsi della fantascienza tradizionale.

      Elimina
  3. Sembrano due letture molto interessanti, ammetto che non ho letto chissà cosa che parli dell'effetto farfalla... ho solo visto discutibili film che partivano da quel presupposto 😅

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualche film catastrofico? Devo ammettere che molti mi divertono assai.

      Elimina
  4. Mi ispira parecchio To be taught if fortunate di Becky Chambers ora ... 🤗

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che sia un interessante viaggio nel metaromanzo fantascientifico.

      Elimina

Posta un commento