Anthony Trollope, Christmas at Thompson Hall and other Christmas stories


Christmas at Thompson Hall riunisce le migliori storie natalizie di Anthony Trollope, uno degli autori di maggior successo, più prolifico e stimato del XIX secolo. Questi racconti sono caratterizzati da un ritratto della classe media vittoriana particolarmente acuto, psicologicamente ricco e, a volte, umoristico. Al giorno d’oggi aprono una finestra su un’epoca in cui le strade si riempivano di persone che intonavano i canti natalizi e sulla porta di ingresso di ogni abitazione appariva una ghirlanda di sempreverde, un tempo di tradizioni così lontante e, allo stesso tempo, così vicine e familiari.
Sinossi molto liberamente (taglia e cuci inclusi) tratta da quella riportata all’interno del mio esemplare.


Per chi fosse interessato, Sellerio ha pubblicato la raccolta di Trollope intitolata Natale a Thompson Hall che contiene almeno due dei racconti presenti in quella di cui scrivo in questo post.

Questo è stato il mio primo Trollope e... non mi ha entusiasmata. Avevo delle grandi aspettative perché era la mia prima lettura a tema e avevo proprio voglia di calarmi nell’atmosfera natalizia.

Ho trovato diversi dei racconti piuttosto banali e scontati, probabilmente più adatti a essere narrati a voce durante una delle giornate di festa come aneddoti, che non messi per iscritto nel modo in cui lo fece Trollope.

La storia che ho preferito è quella che dà il titolo alla raccolta, Christmas at Thompson Hall. Due coniugi — lei una intraprendente matrona inglese, lui un ipocondriaco — si trovano in un albergo di una gelida Parigi la notte prima di intraprendere il viaggio di ritorno in Inghilterra per trascorrere il Natale in famiglia, a Thompson Hall. Il marito ha mal di gola ed esprime reticenza da ogni poro all’idea di affrontare un viaggio fatto di carrozze, treni e traghetto. La moglie, però, è risoluta e decide di lasciare la sicurezza della loro camera, in piena notte, per procurargli il rimedio che lo rimetterà in sesto. Le cose, però, prendono una piega inaspettata quando entra nella camera sbagliata...

Racconto piacevole, soprattutto perché inaspettato, è stato The two generals, che si ambienta in America durante la guerra civile, e vede come protagonisti due fratelli e generali, uno unionista e un confederato. Sinceramente l’autore ha finito per rendere sempliciotta anche questa storia, che aveva un certo potenziale e riporta alla mente anche episodi realmente accaduti in cui i soldati smettono di combattere il giorno di Natale.

Personalmente non sono stata conquistata da queste fatiche di Trollope, ma so che l’autore diede il meglio di sé nei romanzi e, soprattutto, nella serie The chronicles of Barsetshire. Penso, quindi, che proverò a leggere altro.

In questa raccolta, edita da Penguin in una estremamente invitante veste grafica, sono contenuti:
Christmas at Thompson Hall
Christmas day at Kirkby Cottage
The mistletoe bough
The two generals
Not if I know it

See you soon cyberspace cowboy…

Bibliografia:
Anthony Trollope, Christmas at Thompson Hall and other stories, London, Penguin 2014

Commenti

  1. Avevo letto anni fa il primo dei romanzi della serie The chronicles of Barsetshire. Non mi era dispiaciuto in assoluto, ma lo avevo trovato, passami il termine, un po' "scialbo".
    Amo molto Dickens e Trollope è molto simile e allo stesso tempo anche molto diverso da lui.
    Dickens tende a calcare molto la caratterizzazione dei personaggi, facendone spessp delle macchiette, tutto in Dickens è bene o male; Trollope invece è più realistico, meno romanzato, se vogliamo anche più vero.
    Sinceramente mi ero ripromessa di leggere il secondo libro della serie per valutare meglio, ma alla fine non l'ho mai fatto.
    Da quello che hai scritto ho l'impressione che anche i racconti di Natale mi lascerebbero dubbiosa come già il romanzo, sono troppo legata a quelli dickensiani.
    Ammetto con dispiacere che in questo caso mi risulta difficile riuscire ad essere oggettiva e imparziale nei confronti di Trollope.

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    1. Eeh... i racconti di Natale non lo consiglierei a cuor leggero perché li ho trovati un po' banali.

      Vorrei provare a leggere altro di suo proprio per le differenze rispetto a Dickens che hai sottolineato.

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  2. Non l'ho letto, peccato che non sia stato all'altezza :( i due che hai messo, soprattutto il primo, sembrano carini. Anche io sto cercando qualche lettura a tema :)

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  3. Il primo racconto è il migliore, secondo me. Umoristico e arguto.

    Fammi sapere se trovi qualche bella lettura di atmosfera.

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  4. Amo Trollope da sempre, per cui sono decisamente di parte. Mi piace proprio tutto, la sua "lentezza"; la sua "banalità", il suo stile un po' consunto, un po' vecchio scarpone sempre confortevole (passatemi l'analogia). E soprattutto mi piace il fatto che sembra non sappia proprio come gestire gli impeti di gioia o le atmosfere festaiole 😊. Probabilmente mi diverto con molto poco 🤔🤗. Ti consiglierei tanto The chronicles of Barsetshire ... ma non ti aspettare uno stile molto diverso da quello letto qui ... Concordo assolutamente con te quanto promuovi The two generals, davvero un bel racconto.

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    1. Si percepisce quanto apprezzi i lavori di Trollope!

      Penso che leggerò altro di suo, non fosse altro perché posseggo uno dei suoi romanzi.

      Non so perché, ma me lo ero sempre immaginato come una specie di Thomas Hardy più positivo, ma pare essere molto diverso.

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