Anthony Trollope, Christmas at Thompson Hall and other Christmas stories
Questo è stato il mio primo Trollope e... non mi ha entusiasmata. Avevo delle grandi aspettative perché era la mia prima lettura a tema e avevo proprio voglia di calarmi nell’atmosfera natalizia.
Ho trovato diversi dei racconti piuttosto banali e scontati, probabilmente più adatti a essere narrati a voce durante una delle giornate di festa come aneddoti, che non messi per iscritto nel modo in cui lo fece Trollope.
La storia che ho preferito è quella che dà il titolo alla raccolta, Christmas at Thompson Hall. Due coniugi — lei una intraprendente matrona inglese, lui un ipocondriaco — si trovano in un albergo di una gelida Parigi la notte prima di intraprendere il viaggio di ritorno in Inghilterra per trascorrere il Natale in famiglia, a Thompson Hall. Il marito ha mal di gola ed esprime reticenza da ogni poro all’idea di affrontare un viaggio fatto di carrozze, treni e traghetto. La moglie, però, è risoluta e decide di lasciare la sicurezza della loro camera, in piena notte, per procurargli il rimedio che lo rimetterà in sesto. Le cose, però, prendono una piega inaspettata quando entra nella camera sbagliata...
Racconto piacevole, soprattutto perché inaspettato, è stato The two generals, che si ambienta in America durante la guerra civile, e vede come protagonisti due fratelli e generali, uno unionista e un confederato. Sinceramente l’autore ha finito per rendere sempliciotta anche questa storia, che aveva un certo potenziale e riporta alla mente anche episodi realmente accaduti in cui i soldati smettono di combattere il giorno di Natale.
Personalmente non sono stata conquistata da queste fatiche di Trollope, ma so che l’autore diede il meglio di sé nei romanzi e, soprattutto, nella serie The chronicles of Barsetshire. Penso, quindi, che proverò a leggere altro.
In questa raccolta, edita da Penguin
in una estremamente invitante veste grafica, sono contenuti:
Christmas
at Thompson Hall
Christmas
day at Kirkby Cottage
The
mistletoe bough
The
two generals
Not
if I know it
See you soon cyberspace cowboy…
Bibliografia:
Anthony Trollope, Christmas at Thompson Hall and other stories, London, Penguin 2014
Avevo letto anni fa il primo dei romanzi della serie The chronicles of Barsetshire. Non mi era dispiaciuto in assoluto, ma lo avevo trovato, passami il termine, un po' "scialbo".
RispondiEliminaAmo molto Dickens e Trollope è molto simile e allo stesso tempo anche molto diverso da lui.
Dickens tende a calcare molto la caratterizzazione dei personaggi, facendone spessp delle macchiette, tutto in Dickens è bene o male; Trollope invece è più realistico, meno romanzato, se vogliamo anche più vero.
Sinceramente mi ero ripromessa di leggere il secondo libro della serie per valutare meglio, ma alla fine non l'ho mai fatto.
Da quello che hai scritto ho l'impressione che anche i racconti di Natale mi lascerebbero dubbiosa come già il romanzo, sono troppo legata a quelli dickensiani.
Ammetto con dispiacere che in questo caso mi risulta difficile riuscire ad essere oggettiva e imparziale nei confronti di Trollope.
Eeh... i racconti di Natale non lo consiglierei a cuor leggero perché li ho trovati un po' banali.
EliminaVorrei provare a leggere altro di suo proprio per le differenze rispetto a Dickens che hai sottolineato.
Non l'ho letto, peccato che non sia stato all'altezza :( i due che hai messo, soprattutto il primo, sembrano carini. Anche io sto cercando qualche lettura a tema :)
RispondiEliminaIl primo racconto è il migliore, secondo me. Umoristico e arguto.
RispondiEliminaFammi sapere se trovi qualche bella lettura di atmosfera.
Amo Trollope da sempre, per cui sono decisamente di parte. Mi piace proprio tutto, la sua "lentezza"; la sua "banalità", il suo stile un po' consunto, un po' vecchio scarpone sempre confortevole (passatemi l'analogia). E soprattutto mi piace il fatto che sembra non sappia proprio come gestire gli impeti di gioia o le atmosfere festaiole 😊. Probabilmente mi diverto con molto poco 🤔🤗. Ti consiglierei tanto The chronicles of Barsetshire ... ma non ti aspettare uno stile molto diverso da quello letto qui ... Concordo assolutamente con te quanto promuovi The two generals, davvero un bel racconto.
RispondiEliminaSi percepisce quanto apprezzi i lavori di Trollope!
EliminaPenso che leggerò altro di suo, non fosse altro perché posseggo uno dei suoi romanzi.
Non so perché, ma me lo ero sempre immaginato come una specie di Thomas Hardy più positivo, ma pare essere molto diverso.