La Trilogia vittoriana di Félix J. Palma... rimarrà monca?
AGGIORNAMENTO DEL 05/09/2015: Ho dedicato un post a The map of chaos, il capitolo finale de la Trilogia vittoriana, qui.
AAA Questo post sarà lunghissimo perché ho amato i libri di Felix J. Palma. Complimenti per la tenacia a chi riesce ad arrivare fino in fondo.
Era il 2011, quando Keira era ancora attiva su uno degli storici blog italiani dedicati ai libri, The book lover, erano circa quattro anni fa, insomma, che usciva, per i tipi di Castelvecchi, La mappa del tempo dello spagnolo Felix J. Palma. La sinossi mi incuriosì e decisi di acquistarlo fresco fresco di stampa (aprile,) ci misi un pochino a leggerlo (agosto,) ma rimasi folgorata, fu amore a prima scorsa.
Aspettai trepidante l'uscita del secondo volume di quella che era stata concepita dall'autore come la Trilogia vittoriana e che rivisitava i temi della letteratura scientifica, in voga tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, coinvolgendo, come protagonista, uno degli autori che contribuì al diffondersi di quel genere di narrativa, Herbert George Wells.
La mappa del cielo uscì nel maggio 2012, io la divorai e, una volta arrivata alla fine, incominciai a chiedermi quando sarebbe stata pubblicata la conclusione, quando sarei riuscita finalmente a scoprire come Palma avrebbe tirato le fila di tutta la storia e che cosa ne sarebbe stato dei numerosi personaggi ricorrenti a cui mi ero tanto affezionata. Ebbene, l'ultimo volume, dal titolo El mapa del caos (La mappa del caos) è uscito lo scorso ottobre in Spagna...
... Con tutta probabilità, non verrà tradotto e pubblicato in Italia. Sembrerebbe che la trilogia rimarrà monca perché i primi due capitoli non hanno incontrato le aspettative di vendita di Castelvecchi. Questo, per lo meno, stando ai commenti a un post sul blog La collezionista di dettagli.
Che tristezza. Per fortuna so abbastanza bene l'inglese da poter leggere The map of chaos quando uscirà, il prossimo giugno, negli Stati Uniti. Intanto, tuttavia, mi spiace per tutti — pochi, a quanto pare — i lettori italiani che aspettavano di vedere conclusa la trilogia, e per tutti coloro che non sanno che cosa aspettarsi da una traduzione destinata a un pubblico statunitense. Mi spiego: mi fa sempre un po' senso leggere in inglese americano un libro storico ambientato nelle Isole britanniche, perché capita che siano adottati spelling, fraseggio — qui uso volutamente un termine normalmente applicato alla musica — e vocabolario statunitensi e la cosa tende a suonarmi stonata. Nel caso del libro di Palma, per di più, si tratta di una traduzione dallo spagnolo... Mah, forse mi sto solo fasciando la testa prima del tempo: magari il traduttore farà esattamente il lavoro che vorrei facesse.
Chi vivrà, vedrà. Nel frattempo vi lascio alle mie opinioni su La mappa del tempo e La mappa del cielo, due libri che amo tanto, sperando di incuriosire qualcuno, pure mettendolo in guardia sulla possibilità di un finale che potrebbe non arrivare in italiano.
La mappa del tempo
Londra, 1896. Il giovane e ricco Andrew Harrington è inconsolabile per
la perdita dell’amata Marie, una prostituta uccisa anni prima da Jack lo
Squartatore. A un passo dal suicidio però decide di tentare un’ultima,
disperata mossa: tornare nel passato per cambiare il corso degli eventi e
salvare la donna. In un’epoca di scoperte e invenzioni, questo sembra
infatti possibile tanto che una nuova compagnia, la Viaggi Temporali
Murray, dichiara di aver realizzato una macchina del tempo, già
immaginata un anno prima da H.G. Wells nel suo celebre romanzo. Ma i
viaggi nel tempo hanno effetti imprevisti: lo scrittore stesso è
minacciato da un ciarlatano arrivato dal futuro, Marcus Rhys, che tenta
di rubargli il manoscritto della sua ultima opera. Rhys è a sua volta
inseguito dall’ispettore Garrett, che lo ritiene responsabile di una
serie di crimini compiuti con armi misteriose. A servirsi del prodigioso
apparecchio c’è anche l’eccentrica Claire Haggerty che, per scappare
dalla rigida morale vittoriana, si sposta nell’anno 2000, dove incontra
finalmente l’uomo della sua vita. Per tutti è solo una questione di
tempo: sfuggirgli, trasformarlo, modificarlo potrebbe offrire loro
l’unica possibilità di cambiare il proprio destino. Vincitore del
prestigioso premio Università di Siviglia per la Letteratura, clamoroso
successo di vendite in Spagna e Germania, in uscita in oltre trenta
Paesi, questo appassionante, sofisticato e indimenticabile romanzo
trascina il lettore in una «frenetica, esuberante storia di amori,
omicidi e ciarlataneria» in un ipnotico equilibrio tra passato e futuro,
realtà e finzione. L’autore costruisce con straordinaria abilità un
caleidoscopico intreccio ricco di suspense e romanticismo, mistero e
umorismo, in cui agiscono protagonisti di fantasia e personaggi reali
come H.G. Wells, Jack lo Squartatore, Bram Stoker, Henry James e l’Uomo
Elefante, fino al magnifico e sorprendente finale.
(Sinossi riportata sul sito di Castelvecchi.)
La mappa del tempo non è il tipico libro da intrattenimento in cui ci si può imbattere e, nonostante titolo e sinossi, è quanto di più lontano ci sia da uno young adult per impianto narrativo e stilistico. Credo che valga la pena, dunque, spendere qualche parola sulla struttura dell’opera.
(Sinossi riportata sul sito di Castelvecchi.)
La mappa del tempo non è il tipico libro da intrattenimento in cui ci si può imbattere e, nonostante titolo e sinossi, è quanto di più lontano ci sia da uno young adult per impianto narrativo e stilistico. Credo che valga la pena, dunque, spendere qualche parola sulla struttura dell’opera.
Tanto per incominciare non è un
romanzo, bensì una raccolta di tre racconti interconnessi in cui compaiono personaggi
ricorrenti. È scritto, poi, con una prosa ricca e forbita, caratterizzata da
costrutti complessi e rétro, in cui largo spazio è dato alle descrizioni e a
lunghissime digressioni che, per quanto pertinenti, non sono sempre,
esattamente irrinunciabili. Il narratore è esterno, onnisciente e si diverte a
condurre il lettore dove vuole e quando vuole, manipolando intreccio e tempo
della narrazione a suo piacimento. Tanto per dare un’idea di quanto esposto,
basti questo esempio: a un certo punto troviamo due personaggi affrontare un
lungo, silenzioso viaggio in carrozza e il narratore riempie il buco nell’azione
raccontandoci di come avvenne l’introduzione della carta igienica a Londra!
Questo episodio ha un nesso con la storia? In un certo senso. È una deviazione
indispensabile dalla trama? Con tutta probabilità no.
Passiamo alle tre storie narrate. La
prima è quella sfortunata di Andrew Harrington, che perde la sua amata per mano
di Jack lo Squartatore. Decolla attorno a pagina novantanove quando, dopo un
lungo avvio, appaiono i primi elementi di originalità nel racconto. Questa
prima parte del libro è importante perché ci lascia con un dubbio che ci
porteremo dietro sin verso la fine e perché si conclude con una grossa
rivelazione. Proprio questa scoperta rende la seconda storia – quella di Claire
Haggerty – quasi uno riempitivo dal punto di vista dell’evoluzione della trama.
Fortunatamente non mancano alcuni personaggi originali, ma è soprattutto la
presenza di un epistolario, che si colora di toni appassionati, a
caratterizzare la seconda parte dell’opera che ha un finale un po’ assurdo, un
non-epilogo. Il terzo racconto, dove Wells diviene protagonista principale suo
malgrado, è quello che tira le fila di tutto il libro: chiarisce i dubbi, svela
i misteri, è un finale col botto gestito piuttosto bene, specialmente nelle
ultime cento pagine che scorrono veloci, nonostante la loro complessità.
La mappa del
tempo ha
poco o nulla a che fare con il fantasy o lo steampunk, quantomeno per come
siamo abituati a leggerli oggi. Si avvicina di più ai «romanzi scientifici»
della fine del secolo XIX, soprattutto perché si configura come una celebrazione
degli ambienti in cui quelli furono scritti e letti, sullo sfondo più ampio di
una sempre affascinante, oscura e misteriosa società vittoriana. È un tributo a
H. G. Wells (La macchina del tempo) e
al suo pubblico, formato da coloro che cercavano in quella che dopo sarebbe
divenuta la fantascienza una fonte di intrattenimento, ma anche da quelli a cui
non bastava una momentanea evasione dalla realtà, perché erano ancora dei
convinti sognatori, che si sarebbero potuti calare nei panni degli eroi dei
romanzi romantici dei decenni precedenti.
L’ho trovato un bel libro, ma durante la lettura
l’impressione era che tutto riuscisse a reggersi in piedi soprattutto per la
bella scrittura scorrevole di Palma che, per quanto elaborata, si venava di
quel pizzico di lirismo che non la trasformava in puro esercizio di stile. Il
punto è che non avevo idea di quello che sarebbe uscito dall’enorme calderone
in cui l’autore sembrava continuare a gettare ingredienti. Il risultato, però,
quello che assume dei contorni nitidi nella terza parte, è stato più che
soddisfacente e mi ha regalato una visione più esauriente e consapevole
dell’intera opera.
La mappa del cielo
È l'estate del 1835, un'estate caldissima. Un uomo annuncia al mondo di
avere scoperto che la Luna è abitata da unicorni, uomini pipistrello e
altre fantastiche creature. In breve, quest'affermazione si rivela
essere semplicemente una colossale presa in giro, ma nonostante tutto in
molti continuano a credere che possa esistere realmente vita
extraterrestre sulle stelle. Settanta anni più tardi, Emma Harlow,
bisnipote dell'autore della clamorosa beffa, vive nell'alta società
newyorkese convinta di essere immune all'amore. E, di fronte alle
avances sempre più insistenti del milionario Montgomery Gilmore,
arriverà a dichiarare di poter amare soltanto colui che al pari del suo
bisnonno riuscirà a convincere il mondo intero che non siamo soli
nell'universo. Per questo, se il suo ricco pretendente vuole davvero il
suo amore, dovrà riuscire a riprodurre l'invasione marziana descritta ne
La guerra dei mondi di H.G. Wells. Emma però non può immaginare che per
Gilmore nulla è davvero impossibile, e così i marziani invaderanno la
Terra, anche se questa volta sarà per amore...
(Sinossi riportata sul sito di Amazon.it)
Quest’opera si struttura in tre racconti, similarmente a quello che accadeva ne La mappa del tempo, ma con la differenza sostanziale che le storie ne La mappa del cielo appaiono meno interconnesse e più indipendenti l’una dalle altre. Anche La mappa del cielo trae ispirazione da un romanzo di Wells, ma questa volta si tratta di La guerra dei mondi anziché La macchina del tempo.
(Sinossi riportata sul sito di Amazon.it)
Quest’opera si struttura in tre racconti, similarmente a quello che accadeva ne La mappa del tempo, ma con la differenza sostanziale che le storie ne La mappa del cielo appaiono meno interconnesse e più indipendenti l’una dalle altre. Anche La mappa del cielo trae ispirazione da un romanzo di Wells, ma questa volta si tratta di La guerra dei mondi anziché La macchina del tempo.
Credo che per godere appieno del libro
sia necessario accettare che sia diverso da La
mappa del tempo: il narratore ha tutto un nuovo repertorio di trucchetti e
assi nella manica con cui sorprendere e disorientare il lettore e Palma ha
nuove frecce al proprio arco con cui costruire un intreccio in cui tutto non è
solo ciò che sembra. La lingua rimane sempre ricca e barocca, ma descrizioni e
digressioni sono usate in modo più proficuo e in forma meno prolissa di quanto non
avvenisse ne La mappa del tempo. Molto
curata la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quelli già incontrati,
che in questo libro rivelano nuovi lati della propria personalità e vanno
incontro a una crescita nel corso della narrazione. Lo stesso Wells incomincia
a mostrare i segni che lo porteranno a diventare l'adultero impenitente che
molti ricordano.
Tra i temi più ricorrenti,
l’importanza di sognare, di continuare a sognare e la celebrazione delle
persone che contribuiscono a far sognare l’uomo.
Se per comprendere le prime due storie
non è fondamentale aver letto La mappa
del tempo, per la terza è praticamente indispensabile. Sia La mappa del tempo che La mappa del cielo sono libri
autoconclusivi, ma è decisamente consigliato leggerli nell’ordine in cui sono
stati pubblicati.
Bibliografia e URL:
Link al post che ho scritto su The map of chaos: http://ludo-ii.blogspot.co.uk/2015/08/felix-j-palma-map-of-chaos.html
Storico blog dedicato ai libri di Keira, The book lover: http://thebook-lover.blogspot.co.uk/
Pagina dedicata a La mappa del tempo sul sito di Castelvecchi: http://www.castelvecchieditore.com/la-mappa-del-tempo/
Sito di Felix J. Palma: http://www.felixjpalma.com/
Nei commenti al post dedicato al romanzo Gala Cox di Raffaella Fenoglio ho scoperto che non sarebbe prevista la pubblicazione in Italia de La mappa del caos: http://lacollezionistadidettagli.blogspot.co.uk/2015/01/gala-cox-di-raffaella-fenoglio.html
Félix J. Palma, La mappa del tempo, Roma, Castelvecchi, 2011
Storico blog dedicato ai libri di Keira, The book lover: http://thebook-lover.blogspot.co.uk/
Pagina dedicata a La mappa del tempo sul sito di Castelvecchi: http://www.castelvecchieditore.com/la-mappa-del-tempo/
Sito di Felix J. Palma: http://www.felixjpalma.com/
Nei commenti al post dedicato al romanzo Gala Cox di Raffaella Fenoglio ho scoperto che non sarebbe prevista la pubblicazione in Italia de La mappa del caos: http://lacollezionistadidettagli.blogspot.co.uk/2015/01/gala-cox-di-raffaella-fenoglio.html
Félix J. Palma, La mappa del tempo, Roma, Castelvecchi, 2011
Félix
J. Palma, La mappa del cielo, Roma,
Castelvecchi, 2012
Come ho detto appena saputo la notizia sul blog che citi, chedo sia un vero e propio peccato ...davvero ... sono senza parole per il rammarico ...
RispondiEliminaCmq hai fatto un post che è una meraviglia!!!!
:D
@Endi Eh, mi sa proprio che ci toccherà leggerlo in inglese. Peccato...
RispondiEliminaSalve a tutti. Ci tenevo a leggere l'ultimo libro della trilogia in italiano, perciò mi è stato consigliato di inviare una lettera all'editore per indurli (al momento senza minacce) a considerare l'idea. Per essere più convincente, mi farebbe piacere sapere quanti effettivamente leggerebbero il libro una volta pubblicato, e se ci sono state altre richieste di questo genere. Grazie in anticipo.
RispondiElimina@carola Capisco il tuo punto di vista, la tua voglia di leggere la conclusione della trilogia in italiano.
RispondiEliminaComprendo, tuttavia, anche le problematiche estremamente pratiche di Castelvecchi e non potrei mai 'minacciare' — per così dire — la casa editrice.
In rete è molto difficile trovare qualcuno di attivo che abbia letto entrambi i volumi e che potrebbe, quindi, essere a leggere la Mappa del caos.
Io
Endi de The Bostonian Library:
http://bostonianlibrary.blogspot.co.uk/2012/07/recensione-la-mappa-del-tempo-di-felix.html
http://bostonianlibrary.blogspot.co.uk/2012/07/recensione-la-mappa-del-cielo-di-felix.html
Miriam Mastrovito (anche autrice:)
http://miriam-mastrovito.blogspot.co.uk/2012/07/le-mie-letture-la-mappa-del-cielo.html
Arimi a Romance e non solo:
http://romance-e-non-solo.blogspot.co.uk/2012/07/recensione-la-mappa-del-cielo-di-felix.html
Su YouTube, ci sono
Penny Lane:
https://www.youtube.com/watch?v=EzwRATnZNTg
https://www.youtube.com/watch?v=DZFjsc1f1yo
e The Pucetto:
https://www.youtube.com/watch?v=9Ggp15MN8D4
Qualche estimatore si trova anche sul social anobi:
http://www.anobii.com/books/La_mappa_del_cielo/9788876156649/016100444ee82c7a82
Questo è quanto, per quel che ne so.
Gentilissima, grazie mille!
RispondiEliminaNon scherziamo ragazzi, siamo molti di più di quelli che pensate, solo che non sappiamo come fare sentire la nostra voce; è OVVIO che il terzo romanzo deve arrivare anche in italiano, non siamo tutti dei maghi in inglese (per non parlare dello spagnolo)
RispondiElimina@Anonimo Grazie per il commento.
RispondiEliminaCerto che ci saranno un bel po' di lettori italiani che leggono Palma (comunque non un gran numero, visto che le prime edizioni de La mappa del tempo e La mappa del cielo non sono ancora andate in esaurimento,) ma ce ne sono pochi attivi sulla rete e che ne hanno parlato.
Immagino che scopriremo le effettive intenzioni di Castelvecchi in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Ok, allora appuntamento a maggio allo stand della CASTELVECCHI; partecipiamo numerosi, io porterò anche parenti e amici che non hanno mai aperto un libro in vita loro così facciamo più impressione.
RispondiEliminaBuona lettura a tutti.
Ho mandato una mail agli editori, ovviamente non risponderanno mai, ma se assillassimo le anime forse avremmo delle speranze...
RispondiElimina@carola Magari si fanno vivi... Proverò a scrivere anche io per chiedere informazioni e vedere se e cosa mi rispondono.
RispondiEliminaGrazie, ottima idea! Naturalmente più siamo e meglio è 😏
RispondiEliminaHo seguito l' esempio di Carola e ho scritto anch'io; l' hanno letta di sicuro, vi faccio sapere se mi rispondono.
RispondiEliminaHo visto il libro a Girona, città semisconosciuta in Spagna... E giuro mi sono chiesta come sia potuto finire in una sperduta libreria di un micropaese e non essere a Napoli. Comunque non hanno risposto nemmeno a me... Penso che partirò con le minacce a breve. Grazie a tutti quelli che si impegneranno per questo.
RispondiElimina@carola La realtà è che La trilogia vittoriana di Felix J. Palma non sta avendo un successo di pubblico — e di vendite — tale da giustificare grandi investimenti sui diritti e sulla pubblicazione, temo.
RispondiEliminaNel Regno Unito hanno interrotto la stampa subito dopo il primo volume, per esempio.
Non sono per le minacce, ma comprendo la tua delusione di lettrice che ama una storia e non può vederne la fine.
Ciao a tutti, ho parlato sia con Castelvecchi sia con il traduttore dei primi due libri ed entrambi mi hanno riferito che i primi due romanzi non hanno venduto cone l'editore sperava, soprattutto "La mappa del cielo". A questo punto vedo ben poche possibiità, salvo garantire all'editore un numero di copie molto alto (ad es. 10.000), oppure basterebbe pagare noi il traduttore per tradurcelo privatamente... ;-)
RispondiEliminaPeccato perché, come voi, ci tenevo molto. L'ho già ordinato in Inglese, ma arriverà verso Giugno/Luglio...
Marco Giacomantonio
@Marco Sì, anche io avevo capito che i libri di Palma non avevano venduto quanto Castelvecchi sperava (le prime edizioni non sono andate ancora in esaurimento.)
RispondiEliminaCredo che le 10.000 copie siano una chimera quando, in Italia, un libro è un super best seller se riesce a sfiorare le 5.000.
La circolazione, anche in forma privata, di una traduzione va, comunque, contro i diritti d'autore.
Pare, insomma, che non resti altro che leggerlo in inglese. Mi spiace per tutti coloro che non potranno farlo e avevano apprezzato i primi due volumi della Trilogia vittoriana.
Se non sbaglio però far circolare la traduzione va contro i diritti d'autore solo se ci si fa pagare e, almeno per me, semmai trovassi tempo, questa cosa non accadrebbe per niente al mondo
RispondiElimina@carola Perdonami per il ritardo, ma le ultime due settimane sono state particolarmente difficili e ne ha risentito e ne sta risentendo molto la mia presenza in rete.
RispondiEliminaPer quel che ne so, anche se il traduttore non si fa pagare, bisogna informare l'autore per non andare contro i suoi diritti morali. Per quanto riguarda, poi, la distribuzione di questa ipotetica traduzione, quella andrebbe contro i diritti d'autore, in generale, a meno che Palma non abbia sottoscritto delle specifiche creative commons.
Ciao a tutti,
RispondiEliminaho appena terminato di leggere "La mappa del caos" in Inglese.
Bel libro davvero, che tira le fila dei due romanzi precendenti, oltre ad aggiungere comunque nuovi elementi alla trama.
Nonostante la trama risulti nel complesso piuttosto intricata, Palma riese comunque a farla comprendere con chiarezza oltre a caratterizzare efficacemente personaggi reali e inventati.
Forse è un po' prolisso in alcuni punti (come nei suoi due primi romanzi, ma anche come altri grandi autori quali Stephen King), vi è inoltre una parte centrale in cui Palma descrive in una cinquantina di pagine gli avvenimenti di alcuni anni trascorsi da Wells e sua moglie in cui il ritmo cala sensibilmente.
Nel complesso però mi è piaciuto molto e trovo sia un peccato che non venga tradotto in Italiano (mi stava quasi venendo la folle idea di farlo io.... ;-) )
Buona giornata a tutti
Marco Giacomantonio
@Marco Terminato anche io e, finalmente, sono anche riuscita a scrivere un post dedicato. Piaciuto, anche se mi ha fatto guardare con nostalgia ai volumi precedenti.
RispondiEliminaHo finito di leggere ed amare i due romanzi di F.J.Palma e non riesco a capacitarmi del fatto che l'ultimo capitolo della trilogia non verrà tradotto in italiano. Possibile che non esista un modo per far pressione su Castelvecchi? Anche perchè dalla pubblicazione ad oggi sono passati ormai cinque anni e i lettori sono sicuramente cresciuti di numero. Oppure non ci potrebbe essere magari qualche piccolo editore interessato alla pubblicazione?
RispondiEliminaMah...
Intanto complimenti per il blog