Michael Crichton, The lost world



Un’altra isola, un altro luogo dove sono stati ricreati animali estinti da milioni di anni. Per qualcuno potrebbe rappresentare un mondo perduto dove poter venire a capo dei misteri dell’estinzione, per altri un’occasione per fare soldi facili. Per quasi tutti sarà un luogo da sfruttare per realizzare i più svariati interessi.

Secondo capitolo di Jurassic Park, scritto sull’onda del successo del primo e cedendo alle insistenze di fan e studios che erano interessati a trarne un secondo blockbuster cinematografico. A tal proposito, vidi il film in televisione, ma mi ricordo quasi niente. Stando alle recensioni che ho trovato online, lungometraggio e romanzo sono molto diversi.

Tra i protagonisti, ritroviamo una vecchia conoscenza di Jurassic Park, per il resto Crichton schiera una nuova formazione, tra scienziati, tecnici e, ancora una volta, due ragazzini.

Se il punto di partenza di Jurassic Park erano le biotecnologie e la manipolazione genetica, quello di The lost world è il mistero dell’estinzione che finisce per ricollegarsi alle dibattutissime teorie sull’evoluzione.

Ho trovato la narrazione un poco arrancante all’inizio, ma, successivamente, ha riacquistato il ritmo che ci si aspetta da un libro che sembra voler essere principalmente d’azione.

Per quanto riguarda i personaggi, non ho apprezzato come è stata gestita la donna adulta del racconto, Sarah Harding. Entro la fine della narrazione ne esce una figura talmente capace, forte ed equilibrata (moralmente?) da sembrare una macchietta. Se all’inizio simpatizzavo, poi l’ho considerata ridicola, esagerata nelle sue qualità.

Mi è, tutto sommato, piaciuto. Personalmente sono rimasta meno coinvolta dall’aspetto avventuroso e ho trovato più accattivante le pagine che accennavano al dibattito su estinzione ed evoluzione. Devo aggiungere, però che le mie conoscenze riguardo questi temi sono praticamente nulle e quindi non ho strumenti per giudicare la sensatezza dei concetti esposti dall’autore.

Scienza e scienziati spietati

Se in Jurassic Park la ferocia di scienza e scienziati nel perseguire i propri studi e obiettivi a discapito di tutto (di tutto) era accennata, in The lost world è declinata e mostrata al lettore in tutte le forme che Crichton ritenne opportune. E, come specifica lo scrittore nei ringraziamenti finali, le posizioni e opinioni espresse sono le sue, vanno al di là dell’espressione artistica romanzo.

See you soon cyberspace cowboy…

Bibliografia e links:

Michael Crichton, The lost world, [London], Penguin Books, 2015
Scrissi di Jurassic Park: https://ludo-ii.blogspot.com/2024/05/a-quasi-31-anni-dalla-prima-del-film.html 

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