Pretty Guardian Sailor Moon Museum
Causa lockdown di ritorno, non potei rientrare in patria per le vacanze di Natale 2020/21 e mi persi la mostra dedicata ai 25 anni di Sailor Moon in Italia al MUFANT di Torino.
Fortuna
vuole che, quest’anno, si celebrino i 30 anni di Sailor Moon in
Giappone. Per l’occasione è stata organizzata un’esposizione
in tre tempi al Roppongi
Museum di Minato, a Tokyo. Minato è, tra l’altro, l’area
di Tokyo in cui vive Usagi/Bunny, la protagonista di Sailor Moon.
Anche questo evento entrò nella mia lista desideri mentre mi trovavo ancora in Europa. Una volta riuscita ad approdare in Giappone, mi industriai per ottenere un biglietto in prevendita (che qui è la norma), arrancando spesso e volentieri a causa della barriera linguistica.
Sailor
Moon, come Neon
Genesis Evangelion, ha avuto una
grande importanza nel mio percorso di fruitrice di anime e, più in
generale, di conoscenza della cultura giapponese.
Quando
uscì per la prima volta in Italia, io c’ero ed ero anche
abbastanza grandicella da rendermi conto che era qualcosa
di completamente nuovo nel panorama dei cartoni animati per bambini.
Sailor Moon era
moderno e innovativo a partire dai disegni dei personaggi,
che cambiavano regolarmente abiti
e non indossavano sempre la divisa scolastica o gli stessi indumenti
come, invece, accadeva negli altri cartoni animati. Per
quanto Bunny e le sue
amiche facessero uso di
poteri straordinari, era
relativamente facile identificarsi con loro
quando si liberavano dei panni di guardiane. Sailor Moon
era anche un anime dove si vedevano scorci
noti di Tokyo — dalla
Tokyo Tower a Shibuya — e dell’area metropolitana immediatamente
circostante (Yokohama). Ricordo che, nella mia classe, lo guardavano
tutti, indistintamente.
A
quanto pare, a oggi, è
la più grande esposizione dedicata a Sailor Moon.
Oltre ai disegni e al
materiale riconducibile a manga e anime, sono esposti anche i
numerosi giocattoli e articoli da collezione che hanno reso grande il
franchising negli anni, nonché i costumi del musical e del live
action (mai arrivati in Italia), e oggetti creati in collaborazione
con grandi nomi, quali i celebri stivali
di Jimmy Choo per Sailor Moon.
Sicuramente mostra imperdibile per i fan che si trovano in Giappone. Per me è stato come fare un elettrizzante tuffo nel passato. Ho potuto anche gratificarmi ampiamente nel gift shop, dove sono riuscita a recuperare una borsa di tela proveniente dall’ormai scomparso Shining Moon Tokyo, il locale dedicato a Sailor Moon che, a quanto ne so, non è riuscito a superare il difficilissimo 2020.
Per completare l’esperienza (non è stato il mio caso), si può anche fare la fila — lunga — per assaggiare i piatti a tema del Sailor Moon Café.
Pretty
Guardian Sailor Moon Museum è
il modo perfetto per ingannare l’attesa e prepararsi al prossimo
film di Sailor Moon,
di cui è prevista l’uscita nell’estate del 2023.
See you soon cyberspace cowboy…
Link:
Dedicai
un post alla mostra per i 25 anni in Italia di Sailor Moon qui:
https://ludo-ii.blogspot.com/2020/09/una-mostra-per-celebrare-i-25-anni-in.html
Pretty
Guardian Sailor Moon Museum: https://sailormoon-museum.com/
Articolo
dedicato all’esposizione su “TimeOut” online:
https://www.timeout.com/tokyo/news/japans-biggest-ever-sailor-moon-exhibition-comes-to-tokyo-this-summer-052422
Trailer
di Sailor Moon Cosmos:
https://www.youtube.com/watch?v=4hL-ChmRIU0
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