Pretty Guardian Sailor Moon Museum

 

Causa lockdown di ritorno, non potei rientrare in patria per le vacanze di Natale 2020/21 e mi persi la mostra dedicata ai 25 anni di Sailor Moon in Italia al MUFANT di Torino.

Fortuna vuole che, quest’anno, si celebrino i 30 anni di Sailor Moon in Giappone. Per l’occasione è stata organizzata un’esposizione in tre tempi al Roppongi Museum di Minato, a Tokyo. Minato è, tra l’altro, l’area di Tokyo in cui vive Usagi/Bunny, la protagonista di Sailor Moon.

Anche questo evento entrò nella mia lista desideri mentre mi trovavo ancora in Europa. Una volta riuscita ad approdare in Giappone, mi industriai per ottenere un biglietto in prevendita (che qui è la norma), arrancando spesso e volentieri a causa della barriera linguistica.

Sailor Moon, come Neon Genesis Evangelion, ha avuto una grande importanza nel mio percorso di fruitrice di anime e, più in generale, di conoscenza della cultura giapponese.

Quando uscì per la prima volta in Italia, io c’ero ed ero anche abbastanza grandicella da rendermi conto che era qualcosa di completamente nuovo nel panorama dei cartoni animati per bambini. Sailor Moon era moderno e innovativo a partire dai disegni dei personaggi, che cambiavano regolarmente abiti e non indossavano sempre la divisa scolastica o gli stessi indumenti come, invece, accadeva negli altri cartoni animati. Per quanto Bunny e le sue amiche facessero uso di poteri straordinari, era relativamente facile identificarsi con loro quando si liberavano dei panni di guardiane. Sailor Moon era anche un anime dove si vedevano scorci noti di Tokyo — dalla Tokyo Tower a Shibuya — e dell’area metropolitana immediatamente circostante (Yokohama). Ricordo che, nella mia classe, lo guardavano tutti, indistintamente.

Ritornando alla mostra a Roppongi, si è aperta l’1 luglio e sarà visitabile sino al 30 dicembre. L’esibizione si compone di una parte permanente e una parte, consistente dei disegni originali della mangaka Naoko Takeuchi (non fotografabili), che evolverà in tre tempi: dall’1 luglio al 4 settembre saranno esposti i disegni della prima e seconda stagione; dal 10 settembre al 6 novembre toccherà a quelli della terza e quarta stagione; dal 12 novembre al 30 dicembre si conclude con i disegni della quinta stagione e delle produzioni successive.

A quanto pare, a oggi, è la più grande esposizione dedicata a Sailor Moon. Oltre ai disegni e al materiale riconducibile a manga e anime, sono esposti anche i numerosi giocattoli e articoli da collezione che hanno reso grande il franchising negli anni, nonché i costumi del musical e del live action (mai arrivati in Italia), e oggetti creati in collaborazione con grandi nomi, quali i celebri stivali di Jimmy Choo per Sailor Moon.

Sicuramente mostra imperdibile per i fan che si trovano in Giappone. Per me è stato come fare un elettrizzante tuffo nel passato. Ho potuto anche gratificarmi ampiamente nel gift shop, dove sono riuscita a recuperare una borsa di tela proveniente dall’ormai scomparso Shining Moon Tokyo, il locale dedicato a Sailor Moon che, a quanto ne so, non è riuscito a superare il difficilissimo 2020.

Per completare l’esperienza (non è stato il mio caso), si può anche fare la fila — lunga — per assaggiare i piatti a tema del Sailor Moon Café.

Pretty Guardian Sailor Moon Museum è il modo perfetto per ingannare l’attesa e prepararsi al prossimo film di Sailor Moon, di cui è prevista l’uscita nell’estate del 2023.

See you soon cyberspace cowboy…

Link:
Dedicai un post alla mostra per i 25 anni in Italia di Sailor Moon qui: https://ludo-ii.blogspot.com/2020/09/una-mostra-per-celebrare-i-25-anni-in.html
Pretty Guardian Sailor Moon Museum: https://sailormoon-museum.com/
Articolo dedicato all’esposizione su “TimeOut” online: https://www.timeout.com/tokyo/news/japans-biggest-ever-sailor-moon-exhibition-comes-to-tokyo-this-summer-052422
Trailer di Sailor Moon Cosmos: https://www.youtube.com/watch?v=4hL-ChmRIU0

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