Isola Comacina
A poco più di due mesi da Natale e a pochi giorni a Halloween mi ritrovo a scrivere delle mie vacanze estive...
E, allora, l'Isola Comacina
Veduta dell'Isola Comacina |
Unica isola del Lago di Como, si trova a qualche centinaio di metri — forse meno — dalle rive su cui sorge il comune di Ossuccio. L'Isola Comacina è caratterizzata da una lunga storia, persino gloriosa nei periodi romano e altomedievale, occupando un ruolo determinante nel comasco.
Scorcio dell'Hospitalis con Santa Maria Maddalena |
Desideravo visitare l'Isola dai tempi remoti dell'università, da quando studiai il periodo longobardo e me la ritrovai nominata come una di quelle roccaforti 'romane' che conservarono a lungo una certa indipendenza o autonomia. L'occasione si è presentata durante il breve periodo che ho trascorso in Italia lo scorso settembre: ho avuto modo, infatti, di partecipare a una mattinata presso l'Antiquarium di Ossuccio, dove degli studiosi hanno illustrato la storia dela Comacina e ci hanno, poi, condotto in una visita guidata nelle sale espositve che raccolgono l'innumerevole quantità di reperti archeologici ritrovati sull'isola e nelle acque circostanti.
L'Antiquarium fa parte dell'antico complesso dell'Hospitalis de Stabio, un ospedale, documentato sin dal 1169, comprendente anche la chiesa di Santa Maria Maddalena con il suo particolare campanile goticheggiante.
L'Antiquarium è una sorta di centro polifunzionale: spazio museale, visitor centre e punto di partenza per la visita all'Isola Comacina.
Taxi-boat |
Lunga circa 600 metri e larga 200, l'Isola è un ambiente molto più complesso di quanto potrebbero far prevedere le sue dimensioni contenute.
L'Isola fu per secoli una cittadella fortificata e un importante centro religioso: si ricorda che Plinio il Vecchio ne fu ministro massimo e, successivamene, accolse le spoglie del vescovo di Como, Agrippino. L'importanza concreta della Comacina non potè che attrarre anche una serie di leggende. Secondo la tradizione, nel V secolo, il vescovo e patrono di Como Abbondio, vi fece erigere il primo nucleo dell'edificio di culto più importante dell'Isola, Santa Eufemia (di cui ci rimane pressoché nulla,) dove depose antiche reliquie.
Resti della cripta di Santa Eufemia (edificio dell'XI secolo) |
Sempre secondo fonti tradizionali, proprio per il fatto di essere ben fortificata e di aver mantenuto una certa autonomia sotto le orde degli invasori del VI secolo, sull'Isola Comacina si sarebbero rifugiati i Magistri Comacini, i grandi maestri dell'arte muraria che avrebbero dato l'avvio all'arte romanica. L'importanza e la potenza dell'Isola vengono a cessare quando decide di schierarsi, con Milano, contro Como e l'imperatore Federico Barbarossa: dopo una guerra decennale, nel 1169 (annus horribilis,) fu rasa al suolo dai comaschi e nulla vi più costruito fino al Novecento. La rinascita dell'Isola Comacina, nel secolo scorso, inizia in modo scopiettante: il proprietario, Augusto Giuseppe Caprani, la lascia per testamento al re del Belgio, Alberto I, nel 1920. Questi la restituisce, qualche anno dopo, allo Stato italiano perché ne faccia un focolare dell'arte per artisti belgi e italiani, affidando questo compito all'Accademia di Brera, che la gestisce ancora oggi.
È in questo spirito che, nel 1933, viene dato compito all'architetto Lingeri di costruire tre Case per Artisti. L'edificazione avviene tra il 1939 e il 1940 e le abitazioni riprendono il modello della casa per vacanze di Le Corbusier.
Una delle tre Case per Artisti presenti sull'Isola Comacina |
Le case furono utilizzate per anni per brevi soggiorni di artisti provenienti dal Belgio e dall'Italia. Alla fine degli anni Novanta, tuttavia, giacevano abbandonate e necessitavano di un complessivo intervento di conservazione. Nel biennio 2009-2010 si decide di agire sulle abitazioni in modo da renderele di nuovo accessibili agli artisti... del XXI secolo.
Storia, arte e anche locus amoenus. L'Isola Comacina è ricoperta da una rigogliosa vegetazione, costituita da ulivi, tigli e allori, e abitata da una varietà di animali.
Tutte queste caratteristiche rendono quello dell'Isola un paesaggio complesso e un po' misterioso. Ai visitatori sono proposte, comunque, delle letture che si traducono in percorsi tematici: esistono un sentiero archeologico, un sentiero degli artisti, un sentiero del bosco e pure gli evocaivi sentiero di Santa Eufemia e Viale del Poeta.
Nel periodo in cui l'ho visitata, l'Isola Comacina ospitava anche il progetto InterNature della Scuola di Scultura dell'Accademia di Brera. Tra il maggio e il settembre 2014 sull'Isola sono state inscenate rappresentazioni ed esposte opere d'arte degli allievi della scuola.
Viewpoint di Sara Marioli (InterNature) |
Resti di una casa-torre medioevale |
Gita emozionante e appagante per me. Quasi un'avventura indietro nel tempo, usando un po' di immaginazione.
È una meta che consiglio soprattutto a chi è interessato alla storia e all'archeologia romane e medievali e ha voglia di vedere e sperimentare qualcosa di nuovo.
Resti del convento femminile di Faustino e Giovita |
Sito dell'Isola Comacina: http://www.isola-comacina.it/
InterNature, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, 2014
InterNature: http://www.accademiadibrera.milano.it/it/internature-isola-comacina.html-1
InterNature, Milano, Accademia di Belle Arti di Brera, 2014
InterNature: http://www.accademiadibrera.milano.it/it/internature-isola-comacina.html-1
Sono stata in queste zone tempo fa. Non ho però visto alcune cose, proprio occorre ritornanci, dunque :)
RispondiElimina@Endi C'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire... L'Isola Comacina l'ho trovata particolarmente suggestiva, ma penso che chiunque possa trovare un angolo prediletto sul Lago di Como.
RispondiEliminaGrazie per il post ed il bellissimo suggerimento :-)
RispondiEliminaVoglio andarci!!!!
@Elisa Visti i tuoi studi e i tuoi interessi, potrebbe effettivamente affascinarti e catturarti.
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