Ore italiane

L'ultimo viaggio in Italia mi ha resa nostalgica e mi ha indotta a leggere più letteratura italiana. Ho già parlato — troppo — di Non avevo capito niente di Diego De Silva, ma le mie avventure nella narrativa nostrana si sono spinte oltre.

Francesco Dimitri, L'età sottile


Di Francesco Dimitri avevo già letto Alice nel paese della vaportià, mi hanno anche sempre ispirata Pan e, seppure un po ' meno, La ragazza dei miei sogni, del quale sono stati venduti i diritti per un film, stando alla pagina Facebook dell'autore.

Ma veniamo a L'età sottile.
Quando Gregorio incontra la magia per la prima volta ha quattordici anni, e l'infanzia gli sta scivolando di dosso come l'acqua del mare del piccolo paese del Sud dove va in vacanza. La proposta che viene fatta va oltre ogni immaginazione e l'idea di diventare più potente di qualsiasi mortale sembra decisamente allettante...
Se Gregorio accetta, però, dovrà nascondere a chiunque la sua nuova vita; dovrà tacere e mentire alla famiglia e agli amici di un tempo; dovrà abbandonare la sua normalità ed entrare in un mondo dove la parola è azione, e le azioni sono al di sopra di ogni giudizio. Un mondo di cambiamento costante, di pericoli mortali, di tradimento, ma dove l'amicizia è più potente della morte...
Originale, spiazzante, crudo, onirico e realistico al tempo stesso, al più talentuoso e visionario autore del fantastico italiano un sorprendente romanzo di formazione che ci ricorda che ogni adolescente è mago, perché vuole conservare il potere dell'infanzia e trasportarlo integro nell'età adulta.
(Sinossi copiata dalla seconda di copertina della mia edizione.)

Romanzo di formazione, appunto. Leggendo questo libro mi è sembrato che la magia fosse un mezzo, anzi un espediente — nemmeno troppo sbattuto in faccia al lettore — per parlare delle trasformazioni e dei cambiamenti che, solitamente, si affrontano nel periodo dell'adolescenza. Ora, c'è modo e modo di vivere le fasi della vita o di passarvi attraverso: le esperienze che viviamo possono essere più o meno drammatiche. Ci sono dei momenti in cui si perdono delle occasioni che non si possono più recuperare? Ma quanto importanti erano per noi quelle opportunità? A tutti capita di perdere delle persone? Ma quelle persone le abbiamo semplicemente perse di vista o sono morte? quanto erano importanti per noi? Prima o poi ci rendiamo conto che anche i nostri genitori e i componenti della nostra famiglia sono umani e fallibili. Ma è un lento processo di realizzazione o una doccia fredda dovuta a una grossa delusione? Ti capiterà di sentirti tradito o di essere tradito, in qualche modo. Ma chi o che cosa sono la causa di ciò e quanto sono rilevanti nella tua esistenza?

In questo romanzo tutto è intenso. Le prove a cui è sottoposto Gregorio sono tutte difficili o dolorose, le scelte che compie fanno sempre del male a qualcuno, non importa quanto siano ponderate, a ogni bivio perde sempre qualcosa o qualcuno di importante. Il libro funziona proprio per l'elevata drammaticità; poi, certo, è denso, concentrato ed è una grossa metafora (per lo meno io ci ho visto soprattutto questo,) ma la vita e l'adolescenza non sono facili e ha senso darne un'idea sintetica e perturbante.

«Originale, spiazzante, crudo, onirico e realistico al tempo stesso»
Sì, anche io l'ho trovato così e non me l'aspettavo. Credevo avrei letto un'opera vagamente più fantasy, ancora memore dello steampunk che avevo trovato in Alice nel paese della vaporità. Mi ha fatto tornare alla mente L'uomo della sabbia di Hoffmann e le pindariche interpretazioni che ne aveva dato Freud... Ecco, anche L'età sottile si potrebbe prestare a infinite interpretazioni psicoanalitiche, viste le atmosfere oniriche e — questa volta calza a pennello — perturbanti.

«Un duro apprendistato per diventare adulti. Perché la Magia non è un gioco da ragazzi» (dalla prima di copertina)
Io, in effetti, nella magia ci ho visto soprattutto il processo di crescita e nel diventare mago il diventare adulto. Eppure...

«[...] ogni adolescente è mago, perché vuole conservare il potere dell'infanzia e trasportarlo integro nell'età adulta»
Personalmente non riesco a vedere l'adolescente come un mago, ma di certo lo vedo come un apprendista stregone

Antonio Fogazzaro, Malombra


Incominciamo dalla sinossi riportata sul retro della mia edizione Feltrinelli. L'ho trovata un po' imprecisa, a lettura compiuta, ma è comoda da copiare:

La protagonista indiscussa di questo grande romanzo d'amore e follia è la giovane, oscuramente affascinante, Marina Crusnelli di Malombra, ospitata dallo zio, il conte Cesare d'Ormengo, in una magnifica villa sul Lago di Como. Venuta in possesso di un autografo dell'antenata Cecilia, apparentemente portata alla morte dal marito, padre dell'attuale conte, si convince di esserne la reincarnazione e di avere l'obbligo di vendicarne l'assassinio. Quando alla villa giunge lo sconosciuto scrittore Corrado Silla, orfano di una cara amica del conte Cesare, i due giovani vengono subito travolti da un amore tormentato ma assoluto. Un amore destinato tuttavia, a causa della crescente pazzia di Marina, a essere trascinato verso un gorgo inevitabile. Un testo fondamentale dell'Ottocento italiano, uno straordinario romanzo romantico, molto amato anche da autori poeticamente distanti come Verga.

Per la precisione, Fogazzaro non rivela mai su che lago si trova la villa di Cesare d'Ormego; quanto, invece, all'amore tormentato ma assoluto da cui sono travolti Marina e Corrado, al lettore l'ardua sentenza...

Bellissimo. Personalmente l'ho trovato splendido e scritto benissimo, anche nelle ingenuità dello stile in cui, talvolta, cade l'autore, che non fanno altro che sottolineare la sua umanità. Metto le mani avanti e dichiaro (o ricordo) che:
a) ho una predilezione per la letteratura italiana del secondo Ottocento;
b) la narrativa ottocentesca e il romanzo europeo del XIX secolo hanno da sempre incontrato i miei favori, assecondando le mie inclinazioni;
c) mi piacciono le ambientazioni nell'alta borghesia e nella nobiltà italiane ottocentesce.

Malombra è un romanzo romantico dalle vage atmosfere goticheggianti, impregnato di mistero (qualche volta mi ha persino richiamato alla mente il ciclo dei Tredici di Balzac,) sensualità, follia e morte. È anche un romanzo profondamente italiano: ambientato all'indomani dell'Unità, con dei personaggi che vivono l'antagonismo tra spirito e sensi e tra religione e il suo rifiuto. I dubbi esistenziali di Corrado e le contraddizioni filosofiche di uno dei personaggi secondari (Steinegge) sono probabilmente delle rielaborazioni in chiave narrativa delle esperienza di vita di Fogazzaro stesso, un uomo profondamente cattolico, ma che non poteva negare il progresso scientifico (la teoria evoluzionistica.)

Malombra è un bel tomo di 436 pagine scritte fitte, fitte, dove le descrizioni non mancano e i dialoghi sono pochi, eppure scorre veloce, veloce. Beh, in realtà, per me, non è stato proprio così: la quarta e ultima parte l'ho assunta a piccole dosi perché certe cose me le sono vista arrivare quando erano ancora lontane e non mi andava di leggerle.

Il romanzo si regge in piedi perfettamente grazie all'intreccio — nella sostanza — armonioso che costruisce Fogazzaro. Per quanto avrei voluto leggere più di Marina e vedere più Corrado e Marina insieme, probabilmente ciò avrebbe riempito l'opera di stonature.

La follia di Marina e la risoluzione finale di Corrado sono prevedibili per il lettore moderno e, se non mi hanno infastidita, hanno aperto la strada alla mia immaginazione, per cui ho fantasticato su possibili alternative... Forse mi si addice meglio questa frase: ogni adulto è mago, perché conserva integro, in se stesso, il potere dell'infanzia.   

Bibliografia e URL:
Di Non avevo capito niente ho scritto principalmente qui: http://ludo-ii.blogspot.co.uk/2014/05/diego-de-silva-non-avevo-capito-niente.html 
Francesco Dimitri, L'età sottile, Milano, Salani, 2013
Pagina Facebook di Francesco Dimitri: https://it-it.facebook.com/pages/Francesco-Dimitri/35013042422 
Ho parlato dei racconti fantastici di Hoffmann, tra cui anche L'uomo della sabbia, qui: http://ludo-ii.blogspot.co.uk/2013/09/racconti-hoffmann-e-tarchetti.html
Antonio Fogazzaro, Malombra, Milano, Feltrinelli, 2011
Pagina di Liber Liber dedicata a Fogazzaro in cui si trovano anche delle versioni digitali e gratuite di Malombra: http://www.liberliber.it/libri/f/fogazzaro/index.php 

Commenti

  1. Appetitoso post!
    Di Dimitri avevo letto "Pan", che mi era piaciuto moltissimo, anche se un po' troppo... "sessualmente metaforico" per me.
    Avevo letto anche "La ragazza dei miei sogni" e quest'ultimo è il mio preferito. È un po' dolce, molto amaro, persino struggente. Non anticipo altro ma ti consiglio di leggerlo.

    Al momento sono in trip da classici (ho finalmente letto "Giro di vite" di James, btw) e quindi metto in lista Fogazzaro che non conosco, tranne veloci ricordi delle superiori.

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  2. Italians do it better... sometimes. De Silva, Bertola, Dimitri: sono tutti nella mia lista desideri.

    Spero che Il giro di vite ti sia piaciuto. Quanto a Fogazzaro, chissà, magari riuscirà a conquistarti. Malombra, per me, è stata una piacevole sorpresa.

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  3. Sì, "Giro di vite" mi è piaciuto molto. L'ho letto in una giornata, presissima dalla storia. Non so bene perché avevo l'idea che Henry James avesse uno stile pesante, "metafisico". Niente di più sbagliato! È scorrevolissimo. Il finale mi ha lasciata un po'... troncata, diciamo. La mia interpretazione, comunque, è razionalistica! La tua, invece?

    *** ATTENZIONE SPOILER SU "Giro di vite"

    Io penso che i fantasmi non esistano, l'istitutrice uccide Miles senza volerlo, stringendolo troppo, cosa che accade spesso - purtroppo - anche nella realtà.

    A proposito. Dopo avere letto il libro, sono andata su Wikipedia Italia per saperne qualcosa in più. Ora, Ludo, tu che sai tutto: mi puoi dire che libro ha letto il wikipediano che ne ha scritto la sinossi su Wikipedia Italia? Esiste forse un epilogo di cui non sono a conoscenza? Ecco il link della pagina: http://it.wikipedia.org/wiki/Il_giro_di_vite

    PS. La Wikipedia inglese ha invece la sinossi del libro che ho letto io... per fortuna, mi ero preoccupata :D

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  4. @Nina Credo che lo stile di James sia più pesante nelle altre opere, come i romanzi. Questo, per lo meno, è quello che si dice e si legge in giro. Io non ne ho ancora letto nessuno, anche se da tempo accarezzo l'idea di prendere in mano Le ali della colomba.

    ATTENZIONE: CONSIDERAZIONI SPOILEREGGIANTI

    Credo che Il giro di vite sia una di quelle classiche storie ambigue in cui possono essere giustificabili sia l'interpretazione realistica che quella paranormale.

    Poi ci sono le vied di mezzo. Ricordo che Jennifer Crusie disse qualcosa del tipo: che tu creda o non creda ai fantasmi, alla fine la governante impazzisce. E, sempre secondo la Crusie, la pazzia è indotta dall'isolamento.

    FINE SPOILER

    Ho letto la pagina di Wikipedia. Chissà, forse il compilatore ha letto una delle versione rimaneggiate da James negli anni successivi alla prima pubblicazione!

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  5. Ho iniziato a leggere Malombra dopo aver finito di scrivere il mio romanzo, perché qualcuno mi disse che glie lo ricordava... purtroppo non sono mai riuscita a finirlo perché l'ho 'momentaneamente' messo da parte e, per ora, mai ripreso (cosa che conto di fare, comunque). Ma ricordo anch'io che l'inizio mi aveva entusiasmata, e avevo molto apprezzato l'atmosfera cupa e claustrofobica della villa.
    @Nina, uh, Giro di Vite! E' uno dei romanzi che hanno dato un pezzetto di vita al mio libro, lo amo *__* Secondo me il bello di questa storia sta proprio nelle diverse interpretazioni che si possono dare al finale, nella narrazione inattendibile dell'istitutrice che fin da subito instilla un dubbio nel lettore... Non centra nulla, ma ricordo che anche un altro libro mi aveva dato questa sensazione, 'I Gillespie', che tra l'altro mi era piaciuto moltissimo!

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  6. @Francesca D. Nel caso tu riprenda Malombra, spero continuerà a piacerti.

    Sai, ho già sentito o letto paragonare le sensazioni suscitate da Il giro di vite a I Gillespie.

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  7. Mai ero stata attratta da Malombra prima d'ora!
    Lo mettero' in lista.
    Ma il libro di Dimitri ti è piaciuto o meno?

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  8. Io l'ho comiciato ieri, Malombra voglio dire! Ne ho letto poco finora, ma devo ammettere che me lo aspettavo meno "stilisticamente datato". In ogni caso vi farò sapere come va al termine :)

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  9. @Manuela Scrivere di getto, la sera, senza rileggere è una cosa che non dovrei fare. Sì, il libro di Dimitri mi è piaciuto molto. L'ho trovato molto metaforico. Scrivevo che la magia l'ho percepita come un espediente per parlare di tutt'altro e intendevo in senso positivo.

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  10. @Nina Ecco un'altra cosa a cui praticamente non ho accennato: lo stile di Malombra. Molto descrittivo. Tra l'altro è caratterizzato da una di quelle cose che, normalmente, non sono apprezzate dal lettore moderno: dice più che mostrare, spesso e volentieri.

    Nina, spero che tu ne stia leggendo una versione gratuita, in formato e-book o, quanto meno, una versione economica.

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  11. Sì sì, la versione digitale si trova gratuitamente in rete perché il copyright è scaduto. Tornerò per dire il mio giudizio al termine!

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  12. @Nina Giusto, giusto. Il che mi ha ricordato l'ennesima cosa che mi sono dimenticata in questo post: il link alla pagina di Liberliber dedicata a Fogazzaro. Lo inserisco ora.

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  13. Ragazze, Dimitri (metto sia questo che il preferito di Nina) lo metto in lista (non posso comprare fino a settembre - sto andando alla grande col mio proposito!), mentre Malombra lo scarico subito a questo punto.
    Giro di vite l'ho già, devo "solo" leggerlo.

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  14. la ragazza dei miei sogni non lo trovo piu'!!! che pacco!!!
    non è disponibile in carta su ibs e in ebook non c'è!
    che ingiusto!

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  15. Anche io avevo fatto fatica a trovarlo, alla fine l'avevo ordinato in libreria e me l'avevano recuperato, ma è stato qualche anno fa! Ti posso spedire il mio se vuoi.

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  16. @Manuela La ragazza dei miei sogni te lo puoi ancora fare spedire dalla casa editrice Gargoyle, qui:

    http://www.gargoylebooks.it/gargoyle-books/la-ragazza-dei-miei-sogni-detail

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