Stephen King, 'salem's Lot



'salem's Lot è un piccola città del New England con la sua parte di pettegolezzi, tipi strambi e gente perbene. Naturalmente non mancano storie di strani accadimenti, ma non più di quelle che si sentono in altre località del genere.
Ben Mears, uno scrittore di discreto successo, vi fa ritorno per scrivere un romanzo basato sugli anni della sua gioventù e per esorcizzare le paure che lo hanno tormentato sin dall'infanzia. Assistette a qualcosa di tremendo nella casa ora occupata da un nuovo residente, un uomo che crea a Ben un certo disagio mentre nuove cose incominciano ad accadere: un bambino scompare, un cane viene brutalmente ucciso — niente di insolito, se non fosse che la lista incomincia a crescere.

(Sinossi liberamente tradotta dal retro della mia edizione.)

'salem's Lot (in italiano Le noti di Salem) è il secondo romanzo di Stephen King, iniziato a scrivere nel 1972 e pubblicato nel 1975. Prima di presentarlo ufficialmente a quella che era la sua casa editrice di allora, King lo sottopose al proprio redattore che se ne uscì con due grandi verità: la prima è che il romanzo poteva essere visto come una sorta di Payton place con i vampiri; la seconda è che, se fosse stato pubblicato, King sarebbe stato bollato come scrittore horror. E se questa non è preveggenza...

Dopo aver concluso I am legend di Richard Matheson in una edizione che riportava una postfazione proprio di Stephen King, 'salem's Lot entrò nella mia lista di libri da leggere. Mentre macinavo le centinaia e centinaia di pagine del romanzo di King, mi chiedevo se e fino a che punto l'autore potesse essere stato influenzato dall'opera di Matheson. Credo, alla fine, di aver trovato una connessione tra Robert Neville (eroe di I am legend) e Ben Mears: entrambi non possono fare a meno di continuare a combattere o resistere, seppure arrivino a questa conclusione in modi e in tempi diversi.

Per il resto è molto probabile che King abbia tratto gran parte dell'ispirazione per scrivere 'salem's Lot da quelle letture che lui stesso cita in postfazione, dalla folgorazione per Dracula mischiata alla «spazzatura» (cito la madre dello scrittore) fatta di fumetti violenti, senza dimenticarsi di Grace Metalious.

Non mancano temi deprimenti e agghiaccianti come quello del male come taint, macchia e contaminazione da cui non ci si può liberare; così come quello del blood will out, espressione britannica e non americana, ma che rende bene l'idea che la famiglia (e l'ambiente) da cui sei stato originato finiranno sempre per emergere e costituire i tratti predominanti della tua natura.

Mio primo King. Un parto, lo confesso, e non so ancora quando e se prenderò in mano un altro lavoro di questo famosissimo autore americano. Mi ha intrigata, ma non mi ha lasciata a bocca aperta. Suggerimenti? Consigli? Opinioni?

See you soon cyberspace cowboy.

Bibliografia e URL:
Stephen King, 'salem's Lot, London, Hodder, 2011
Ho scritto di I am legend di Richard Matheson qui: http://ludo-ii.blogspot.co.uk/2015/02/un-assaggio-di-quello-che-ho-letto.html 

Commenti

  1. Intrigante il post e intrigante il libro.
    Confesso che non ho mai letto nulla di King, ma con questo libro mi hai incuriosita parecchio.
    Un altro volume da aggiungere alla già infinita lista di libri da leggere!!! ^^

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  2. @Elisa Questo era il mio primo Stephen King... Vedremo quando e se ne prenderò in mano un altro. Ha scritto talmente tanto che sono sicura di poter trovare qualcosa che fa al caso mio.

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  3. Io ho adorato King negli anni universitari, quando mi prendevo una pausa dallo studio. Ho letto tanto di suo e non me ne sono mai stancata, semplicemente ho smesso di acquistarlo perché distraeva il mio percorso di approfondimento. Lo ritengo un grandissimo della narrativa contemporanea.

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  4. Ludo, Ludo, non pregiudicarti la lettura del più capace (a mi avviso, ovviamente)King solo per questo romanzo...
    A me questo romanzo non è piaciuto per nulla, ma tanti altri (anche la Tempesta Perfetta che è una sceneggiatura e non un romanzo) mi sono piaciuto davvero, da "Stand by me" a "Il miglio verde". King sa essere assoutamente profondo, ma anche pacificamente terribile (L'acchiappasogni su tutti)quando in periodi di stress (per sua stessa ammissione) lo governa la bottiglia (giustificata a mio avviso dalla regione del Maine in cui vive, ma il discorso sarebbe lungo e solo chi ci è stato può comprendere).
    Concedigli un pò di credito per altri romanzi, può essere davvero una scoperta :)
    C.U.S dear friend!!
    xoxo
    Endi

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  5. @Luz Ciao e scusa per il ritardo. Leggendo questo romanzo ho percepito il talento di King, ma non sono rimasta sbalordita. Devo assolutamente provare con altri libri.

    Il tuo commento mi ha fatto venire in mente le letture che distrassero il mio percorso universitario... che bei tempi.

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  6. @Endi Credo ritenterò con King, ma dovrò trovare un romanzo che mi ispiri. Ho iniziato con 'salem's Lot perchè mi sentivo dell'umore giusto per leggere di vampiri e venivo dalla lettura relativamente recente di I am legend. Dando una scorsa alle trame ho notato che tendo a essere attratta dai romanzi di King che, genericamente, sono meno apprezzati... Mah, dovrò ponderare bene la mia scelta nel futuro.

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  7. Ciao Ludo!!

    Come stai in quel della Cumbria?
    Spero bene ;)
    Ti mando un abbraccio!!
    Endi

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  8. @Endi Ciao! Grazie per essere passata. Ohi, ohi sono sommersa dal lavoro. Sto bene, però, e spero di riuscire a scuotermi e a ricominciare a scrivere.

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