Il Salone Internazionale del Libro di Torino


Last minute... 
Fino all'ultimo non sapevo se sarei riuscita ad andarci... Alla fine il primo giorno trascorso nella sua interezza in patria l'ho dedicato ai libri, recandomi al Salone Internazionale del Libro di Torino.

Era da anni che desideravo tornarci, ma non riuscivo mai a far coincidere le ferie con i giorni della fiera. Quest'anno, però, mi è andata bene.

In loco
Mi sono recata al Salone l'ultimo giorno utile, lunedì 18 maggio 2015. Avevo comprato i biglietti in prevendita, online, quindi non ho dovuto perdere tempo ai punti di vendita biglietti del Lingotto, ma arrivare una mezzoretta prima dell'apertura si è rivelata comunque una mossa azzeccata.


Al Salone sono sempre andata preparata: una lista di titoli, diversi dei quali è difficile trovare nelle librerie tradizionali, ma che si possono reperire direttamente negli stand delle piccole case editrici presenti.

Un esempio, in questo senso, è Trascurabili contrattempi di un giovane scrittore in cerca di gloria di Michael Dahlie, pubblicato per i tipi di Nutrimenti.

Ciò non significa che abbia ignorato le case editrici più grandi. Visitare gli stand dei colossi può essere utile per scoprire le sorprese che ci riservano, le novità di prossima uscita e, poi, se ci scappa un altro libro è anche meglio... penso a La soavissima discordia dell'amore di Stefania Bertola (Tea.)

A proposito di belle scoperte di libri che verranno, da segnalare la pubblicazione di Guida astrologica per cuori infranti di Silvia Zucca il prossimo 8 giugno per Nord. Su questo titolo il Gruppo Mauri Spagnol sta investendo parecchio e si possono trovare un articolo e un estratto sul numero di maggio 2015 de «Il Libraio». C'è da sottolineare che nell'articolo si elude la verità, affermando che si tratta dell'esordio di Silvia Zucca, quando l'autrice, usando lo pseudonimo Sylvia Z. Summers, ha già pubblicato tre romanzi per Harlequin Mondadori (Di tebebra e d'amore, Amore e altri sospetti e Il profumo dell' anima.)


Trent-anni passati da  un po', single (NON per scelta) e con un impiego che offre ben poche prospettive di carriera, Alice Bassi accoglie la notizia del matrimonio del suo indimenticato ex come il proverbiale colpo di grazia. Se non fosse ancora abbastanza, nella piccola rete televisiva per cui lei lavora arriva Davide Nardi. Sguardo magnetico e sorriso indecifrabile, Davide sarebbe il sogno proibito di Alice... peccato sia stato assunto come "tagliatore di teste". Insomma: non ce n'è una che vada per il verso giusto. Ma poi Alice incontra Tio, un attore convinto di conoscere il segreto per avere successo: l'astrologia. Non quella spacciata sui giornali, bensì una "vera" lettura delle stelle, che esistono proprio per segnalarci i giorni più favorevoli per la sfera professionale o per farci trovare l'anima gemella. Seppur scettica, Alice decide di provare e inizia a uscire con uomini compatibili col suo segno zodiacale. Però, stranamente, l'affinità astrale non le impedisce di collezionare incontri sbagliati, fallimenti imbarazzanti e sorprese di cui avrebbe fatto volentieri a meno. Come non impedisce a Davide di diventare sempre più attraente. Tuttavia a lui Alice non osa chiedere di che segno sia. Perché ha paura che la risposta la deluda o, peggio, che la illuda. E perché, in fondo, spera che l'amore non abbia bisogno delle stelle per trovare la sua strada.

(Sinossi riportata a p. 14 de «Il Libraio» di maggio 2015)

Al Salone, ovviamente, si fanno anche delle brutte scoperte o, nel mio caso, si tratta di un'amara riconferma: Castelvecchi, per ora, non ha intenzione di pubblicare La mappa del caos di Felix J. Palma (vedi anche qui.)

Qualche immagine

 










Multiplayer Edizioni
Il mio modesto bottino
















Qualcuno di voi è andato al Salone Internazionale del Libro?

See you soon cyberspace cowboy... 

Bibliografia e URL:
Sito del Salone Internazionale de Libro: http://www.salonelibro.it/it/ 
«Il Libraio», XII, 2, 2015
Avevo parlato delle vicende editoriali della Triogia Vittoriana di Felix J. Palma qui: http://ludo-ii.blogspot.it/2015/01/la-trilogia-vittoriana-di-felix-j-palma.html 

Commenti

  1. Anche io sono mezza assente perché ho traslocato, e con un bimbo di un anno e mezzo in giro ti assicuro è qualcosa di molto lungo e laborioso!
    Avrei voluto andarci, ma non ho potuto.
    Invece ho già visto diverse volte pubblicizzato il libro di Silvia Zucca, ma... posso dire che non mi attira per niente?
    Ancora con la trentenne single alla ricerca dell'uomo in qualche modo che si ritrova alle prese con situazioni goffe/buffe per poi scoprire che finirà col tizio presente fin dall'inizio, burbero e/o fascinoso ma arrogante?
    Ma non è sempre la solita solfa?

    Manu

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  2. @Manu Eh, tra l'altro immagino che Due Luci, alla sua tutt'altro che veneranda età, non solo sarà pieno di energie, bensì risucchierà anche le tue...

    Il trasloco, poi, deve essere un'impresa che ti sfinisce.

    Immagino che il libro di Silvia Zucca riprenda i cari vecchi topoi che fanno breccia nel cuore di chi ha voglia di evadere... Mah, alla fine, in questo periodo ho proprio bisogno di libri un po' così. Non escludo, quindi, di prenderlo.

    In ogni caso, complimenti all'autrice e a tutti coloro che le stanno dietro per quello che sembra stiano riuscendo a realizzare con questo progetto.

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  3. Ahimé, no, mai stata... ma dovrò pur rimediare. Per certi aspetti mi piacerebbe diventasse un viaggio con i miei alunni. Immagino che una prof che accompagna i propri alunni al salone più importante della penisola sia una che realmente invita alla lettura! Per altri invece vorrei fare questa esperienza sola con la mia dolce metà. Dovrò decidermi e scegliere se la A o la B. Secondo te?

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  4. @Luz Non saprei che cosa dire. Credo che con una classe l'esperienza sia meno intima che in ambito privato, si tratta di un lavoro finalizzato a un progetto, anziché di un'attività di ozio. Sarebbe, forse, bello fare entrambe le esperienze.

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  5. Non sono mai stata al salone del Libro! Tutti quei libri mi darebbero alla testa mi sa ;)
    Sarà per il prossimo?
    PS. Che bel bottino, Ludo :)

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  6. @Nina Credo che dipenda molto da come la prendi e dalla gente che c'è. Se capiti nei momenti in cui non è sovraffollato è più difficile sentirsi sopraffatti.

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  7. Direi che è stato un bellissimo modo per iniziare le ferie ^_^
    "Trascurabili contrattempi di un giovane scrittore in cerca di gloria" m'ispira assai!

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  8. Che invidia! tutti gli anni mi dico che devo andare e poi alla fine c'è sempre qualcosa per cui non riesco a farlo...
    L'anno prossimo devo andare assolutamente ^^

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  9. Credo che comincerò col farla da sola. A Roma c'è stata un'ottima fiera del libro diversi anni fa. Probabilmente cercarono di avvicinarsi il più possibile al modello torinese, ma non credo che faccia lo stesso effetto.

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  10. @Pamela Scusa il ritardo... mille cose da fare legate al rientro nel Regno Unito.

    Diciamo che, durante queste vacanze, non mi sono riposata, ma ho fatto tante cose belle, tra cui andare proprio al Salone del libro.

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  11. @Elisa Scusa il ritardo... tutta colpa del rientro in Anglia.

    Elisa, sono sicura che troverai l'occasione giusta per andarci... una lettrice 'affamata' come te, in ogni caso, non può farne a meno.

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  12. @Luz Mah, Torino, Francoforte, New York... mi piacerebbe avere l'occasione di partecipare a tutte almeno una volta...

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  13. @Muriomu Capisco. In effetti da alcune zone d'Italia, è impossibile andare al Salone senza pernottare in loco o vicino. Magari c'è qualche evento simile dalle tue parti...?

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