Condividendo... Londra, 30 giugno 2014 (ultimo giorno)

Il mio ultimo giorno a Londra... e ve lo racconto ora, che sono bella che tornata in Cumbria.

In ogni caso, la mattina inizia a rallentatore perché è lunedì, giorno feriale e, visto che nelle ore di punta (peak) il trasporto pubblico costa di più, decido di spendere le prime ore della mia giornata facendo colazione tardi e scrivendo cartoline.

Passate le 9:30, mi metto in moto per Russel Square, la fermata della metropolitana in Bloomsbury. Quest'area era quella in cui si incontrava il Bloomsbury group, con i coniugi Woolf, E. M. Forster, tra gli altri, e, talvolta, l'aggiunta di nomi quali quello Bertrand Russell.

Immagine peggiore del mio solito, ma per strada c'erano i sacchi dell'
immondizia perché quella matina ritiravano la spazzatura e non
volevo immortalarli nella mia foto

La mia prima tappa è Persephone Books, l'unico punto vendita fisico e tridimensionale della casa editrice omonima, che da anni pubblica opere di letteratura e saggistica quasi dimenticate della prima metà del Novecento e scritte da donne (per la maggior parte.) Pubblicati da Persephone, ho letto The making of a marchioness di Frances Hodgson Burnett e The Victorian chaise-longue di Marghanita Laski.

Da Persephone Books ci tenevo a comprare la borsa di tela con il logo (souvenir che mi sono portata a casa praticamente da tutte le librerie di Londra che ne avevano una in vendita) e il volume Tea with Mr Rochester di Frances Towers, una raccolta di racconti il cui titolo vuole essere più che altro una piccola provocazione, da quello che ho inteso leggendo commenti in giro per la rete.

© Persephone Books Il negozio è talmente piccolo che non me la
sentivo di fare fotografie all'interno, quindi ho tratto l'immagine dal sito

Dopo Persephone Books, mi sono diretta verso l'area commerciale The Brunswick (che avevo già passato all'uscita della metropolitana) per andare da Skoob (da notare il gioco di parole, per cui skoob è books al contrario,) un negozio di libri usati, specializzato nella rivendita di volumi universitari. Non esattamente il genere a cui ero interessata io in quel momento, ma volevo farmi un'idea di come fosse, visto che mi ero imbattuta in parecchie opinioni positive, sia sulla carta che in internet.

Uno scorcio della scenografica entrata di Skoob

L'entrata di Skoob si trova a livello della strada, ma il negozio in sé è al piano interrato. Si tratta di una libreria molto grande, ma meno di quanto mi era stato fatto credere, e la sezioni di narrativa e poesia sono, in effetti, molto contenute rispetto alla saggistica. Alcuni romanzi interessanti, in realtà, li avevo trovati, ma costavano troppo per essere così malandati! Avevo scovato Avalon di Anya Seton, ma la vecchia brossura era così malconcia, che non me la sono sentita di sborsare £ 4 per un volume che, nuovo e a prezzo pieno, mi sarebbe costato attorno alle £ 8. Ma questa esperienza mi ha insegnato qualcosa a cui non avevo pensato: anche il mercato del libro usato, a Londra, è più costoso che nel resto del Regno Unito. Fuori Londra, un usato mai sfogliato, è difficile pagarlo più di £ 3! Ho lasciato a malincuore sullo scaffale quel particolare volume della Seton... Ancora non sapevo che mi sarei rifatta più tardi.

L'immagine è abbastanza sfuocata perché nessuno sconosciuto passi
di qui e si riconosca

Dopo la fermata da Skoob è il momento di dirigersi verso King's Cross Station e  la Platform 9 ¾ (il Binario 9 ¾) per immergermi nel mondo di Harry Potter e, almeno con la fantasia, partire per Hogwarts.

 











Il merchandising è tanto, ma io mi limito a una cioccorana (dove più tardi avrei trovato Filius Flitwick, il capo della casa Ravenclaw/Corvonero,) una confezione di caramelle Tutti i gusti più uno (molti di quei gusti fanno davvero ribrezzo e non ho avuto il coraggio di provarli,) un portachiavi del binario 9 ¾ e uno dei doni della morte (prezzo proibitivo per quest'ultimo,) più un paio di cartoline.

Dopo le compere in tema potteriano, mi metto in cammino lungo Euston Road, mi fermo per qualche minuto fuori dalla British Library, la cui entrata dà su un ampio cortile, dove si siedono a consumare cibo e bevande gli avventori del caffè The last word (nome piuttosto opportuno per il locale della biblioteca nazionale inglese.)


Finalmente giungo in Marylebone ed entro in Regent's Park a consumare un pasto tardo e frugale. Dalla fotografia qui sopra, la giornata appare soleggiata, ma uno dei luoghi comuni veri su Londra è che il tempo è ballerino: c'è il sole e fa caldo, poi piove, poi c'è di nuovo il sole, ma fa freddo perché tira vento e così via. Mentre camminavo nel parco mi sono tolta e rimessa l'impermeabile più volte. Il che mi fa pensare che l'impermeabile, il trench coat, è uno di quei capi che non dovrebbero mancare nella valigia di chi viene a Londra (una giacca impermeabile mille usi più uno va più che bene bene, ma vi fa passare più per turisti che non per visitatori, abituali o navigati.)


Esco da Regent's Park e mi infilo in Marylebone High Street, là dove scorre il fiume Tyburn. Sotto la quale scorre, appunto, il Tyburn (Lady Ty, volendo, come impariamo nella saga di Peter Grant di Aaronovitch,) un corso d'acqua antico che diede il nome anche a parte dell'area di Marylebone.

In Marylebone High Street si può trovare una delle librerie più belle di Londra, Daunt Books, specializzata in pubblicazioni di viaggio. Il punto forte di Daunt Books è la collocazione: un bellissimo edificio edoardiano, arredato con scaffali in legno, di cui potete fare anche un tour virtuale (la disposizione dei libri è cambiata, rispetto a ciò che si può vedere su internet, ma il tour rende  bene l'idea, in ogni caso.)

Daunt Books vanta anche delle interessanti sezioni di narrativa e saggistica generale (quest'ultima più sviluppata della prima.)


Ciò che mi ha stupita maggiormente sono le loro scelte nel settore della narrativa. Da Daunt si possono trovare libri che, spesso, librerie con sezioni di letteratura più ampie (Waterstone's e Foyle's, per esempio) non stoccano.

Sopra ho scritto di aver lasciato da Skoob Avalon di Anya Seton. Bene, da Daunt Books, ho trovato — e che sorpresa! — Devil Water della stessa autrice, un altro romanzo che cercavo. Si tratta di un'edizione uscita di recente e la copertina non gratifica il mio gusto personale, ma, per lo meno, l'ho trovato.

E ora una piccola curiosità. Di recente ho scoperto l'acqua calda sull'attuale signor Daunt Books, James Daunt; una conoscenza mi ha, infatti, riferito che oltre a essere il proprietario della piccola catena (6 punti vendita, il principale dei quali in Marylebone High St.) di Daunt Books, è anche il managing director di Waterstone's!

Qui sotto potete ammirare qualche veduta interna di Daunt Books.
















Con queste immagini un po' sfuocate, fatte con il mio cellulare 100% dumb phone, concludo i miei post sul mio ultimo viaggio a Londra.

Spero di avere l'occasione di tornarci presto... 

URL:
Ho parlato di The Victorian chaise-longue di Marghanita Laski nel post Viaggi nel tempo d'altri tempi, qui: http://ludo-ii.blogspot.co.uk/2013/06/viaggi-nel-tempo-daltri-tempi.html 
The Brunswick: http://www.brunswick.co.uk/ 
Skoob: http://www.skoob.com/ 
Platform 9 ¾: http://www.harrypotterplatform934.com/
Regent's Park sul sito dedicato ai Royal Parks: http://www.royalparks.org.uk/parks/the-regents-park 
Daunt Books: http://www.dauntbooks.co.uk/ 
Tour virtuale di Daunt Books: http://www.dauntbooks.co.uk/virtual_tour/ground-floor.html  

Commenti

  1. Ultimo giorno... peccato! Questo tour è stato interessantissimo e mi ha fatto venire una gran voglia di vedere gli stessi luoghi che hai visto tu, le stesse librerie... *sigh*
    Grazie per aver condiviso la bella esperienza, Ludo!

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  2. @Nina Spero ti capiti presto l'occasione per fare un salto a Londra. Sicuramente è una città che vale la pena visitare più volte.

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  3. @Manuela Ti auguro un tour londinese tutto tuo (e della tua famiglia) presto.

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  4. È bello questo tuo racconto. Quando finalmente vedrò Londra, mi voglio ispirare a questo tour. E poi devo assolutamente vedere Bloomsbury!

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  5. @Io, la letteratura e Chaplin

    Ti auguro di poter visitare Londra presto e camminare per Bloomsbury e Covent Garden, naturalmente.

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