Glasgow, shopping e libri

La Cumbria e il Lake District scarseggiano in quanto a cities (ce ne è solo una, Carlisle) e, qualche volta, sento il bisogno di fuggire e correre in città. Questo fine settimana la necessità si è fatta viva prepotentemente e ieri (sabato) ho deciso di prendere un treno per Glasgow.

Disclaimer Tutte le immagini di Glasgow che troverete in questo post sono state scattate nel settembre 2013 (ieri non ho avuto tempo per farne.)

La Glasgow Cathedral, bella e suggestiva
nonostante i ponteggi
Glasgow ha la tradizionale fama di città bruttina, tra i turisti, ma in realtà ha un bel centro, tanta architettura georgiana, l'unica cattedrale medievale della Scozia, musei e gallerie, è sede di più di un'università e, ovviamente, è anche un luogo ideale per lo shopping.

In pratica, ce n'è per tutti. Quest'anno diventerà anche la capitale dello sport: ospiterà, infatti, la ventesima edizione dei Giochi del Commonwealth.

Su Glasgow cade qualche gocciolina praticamente ogni giorno e piove spessissimo, quindi è bene armarsi di giacca impermeabile o di ombrello, purché sia particolarmente resistente, viste le violente raffiche di vento.

Ieri pioveva a dirotto e librerie, centri commerciali e cafés si sono rivelati degli ideali ripari. Ho sempre trovato a me congeniale sedermi a un tavolino di un bar, vicino alla finestra, e osservare le persone che si muovono sotto la pioggia, mentre sorseggio il mio cappuccino.

Facciata esterna dello shopping centre Princes Square
 
Uno dei motivi principali per cui mi sono recata a Glasgow è stato lo shopping: dovevo assolutamente comprare qualcosa di originale per un regalo e, poi, speravo di prendere qualcosa per me.

Il destinatario del mio regalo è stato il più fortunato: da brava italiana, ho acquistato una caffettiera e del caffè rigorosamente italiani. Non è stato difficile trovarli perché in Scozia gli italiani sono moltissimi e, quindi, molti prodotti del bel paese sono reperibili senza problemi.

Io, invece, ho finito per rimanere a mani vuote: speravo di comprare qualche libro tra i remainders, magari un paio di pantaloni e una borsa, ma non ho trovato niente, come talvolta mi accade quando ho delle idee troppo precise. Confesso di essermi anche trattenuta, avrei potuto procedere un po' più a briglia sciolta, ma mi sono frenata...


Buchanan Street

Frenata? Fino a un certo punto! La sera, una volta tornata a casa dopo una lunga camminata sotto la pioggia, mi sono messa al computer, connessa a internet e ho cercato un sito in cui trovare qualcuno degli introvabili, tra i libri della mia lista desideri... e ce l'ho fatta. Giusto per non farmi mancare niente, poi, ho pensato bene di aggiungere qualche altro volume che le librerie generalmente non trattano.

Questo libro senza sovracoperta e senza titolo sul piatto è A portrait of Jennie di Robert Nathan. Pubblicato nel secolo scorso (1940) parla di un artista e della misteriosa donna di cui si innamora e che appare sempre nei momenti più importanti della sua vita. Ho scoperto questo libro tra i preferiti dell'autrice M. J. Rose.




Leaving home di Anita Brookner mi ha ispirata appena ho letto il post di Elisa sul blog Le Nove Muse.



The eight di Katherine Neville è un altro dei libri preferiti di M. J. Rose e parla di una scacchiera dai poteri illimitati, scoperta in Francia alla fine del Settecento, e che fa il suo rientro sulla scena nel 1972, quando l'esperta di computer Cat Velis viene assunta per ritrovarne i pezzi...


Old magic di Marianne Curley è una sorta di classico per ragazzi che parla di magia e amicizia. Ho sempre desistito dal comprarlo perché mi era difficile trovare l'edizione con la copertina raffigurata qui a fianco.



The kingdom di Amanda Stevens è il secondo volume della serie The graveyard queen. Del primo, The restorer, ho scritto qui.





The prophet è, attualmente, l'ultimo volume della serie The graveyard qeen.





We others è una raccolta di racconti dell'autore americano Steven Millhauser, che onfesso aver comprato esclusivamente per leggere la novella L'illusionista, da cui è stato tratto il film omonimo del 2006 che, tuttavia, non ho visto.




Syrie James, The missing manuscript of Jane Austen... e che alro?

E ora, naturalmente, non mi resta che aspettare pazientemente. In realtà mi sto facendo mille pare mentali... e se, poi, non arrivano? se vanno perduti? se decidono di rubarmeli?


URL:
Sito dei XX Commonwealth Games: http://www.glasgow2014.com/ 
Sito dell'autrice M. J. Rose: http://www.mjrose.com/content/ 
Post dedicato a Lasciare casa di Anita Brookner sul blog Le Nove Musehttp://lenovefigliedizeus.blogspot.it/2013/12/lasciando-casa-di-anita-brookner.html 
Post dedicato, tra le altre cose, a The restorer: http://ludo-ii.blogspot.co.uk/2014/02/le-mie-illusioni-perdute-e-i-libri-del.html 

Commenti

  1. Ahaha, anch'io mi faccio mille pare quando ordino su Internet (non so tu, ma dove ordino io mandano per posta...) però alla fine arriva sempre tutto, figurati chi ruba dei libri :) buon per noi!
    Complimenti per gli acquisti (hai fatto bene a premiarti!) in particolare Anita Brookner che è bravissima, anche se non ho - ancora - letto il libro che hai preso.
    Buon inizio settimana!

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  2. Speriamo bene... In realtà, una volta a me un libro l'hanno rubato. Probabilmente credevano che fosse qualcosa d'altro.

    Buon inizio settimana anche a te.

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  3. Ciao Ludo,

    http://bostonianlibrary.blogspot.it/2014/02/premio-liebster-award-2014.html

    non ho resistito è ho dovuto farla una bella dedica a questo blog ;))) che apprezzo molto, per il "Liebster Award 2014!" che ti "passo" consegnandotelo davvero molto volentieri!!

    Endi

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  4. Grazie Endi,

    appena pubblicato il post relativo al Liebster Award.

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