Linlithgow Palace

Linlithgow è un centro a pochi chilometri da Edimburgo. Situato sulla linea ferroviara per Glasgow, è facilmente raggiungibile in treno. Nel paese si trova il castello di Linithgow, uno degli edifici più importanti che siano rimasti della Scozia medievale. Linlithgow Palace è associato frequentemente alla regina Maria Stuarda (1542-1587,) la quale, tuttavia, trascorse poco tempo tra le sue mura ed ebbe uno scarso impatto sulla sua storia.


Quello che vediamo ora del castello di Linithgow sono i resti di un edificio iniziato nel 1424, per ordine del re Giacomo I di Scozia, e successivamente ampliato o ristrutturato da diversi sovrani, sino ad arrivare a Giacomo VI (1567-1625.)


Il castello è privo di tetto dal 1746, a causa di un rovinoso incendio, il che significa che rimane ben poco da ammirare degli interni, a parte qualche monumentale camino e alcune sculture. Si possono ancora percorrere, però, diversi dei corridoi di un tempo, attraversare il salone principale e la cappella — praticamente irriconoscibili — e intraprendere la scalata delle torri del palazzo.


Esplorando Linlithgow Palace, perdere l'orientamento è molto più facile di quanto si possa pensare: i locali appaiono tutti uguali all'occhio del visitatore e spesso vi si può accedere da più punti, quindi si finisce per scambiare un ingresso per un altro e a percorrere un lato del castello diverso da quello da cui si era partiti, a trovarsi in una torre differente senza accorgersene.


La sfortuna del castello, ciò che più ha contribuito alla sua inesorabile rovina, è stata quella di essere considerato soprattutto una residenza confortevole e di... villeggiatura, per così dire. Se i sovrani Stewart amavano trascorrervi dei lunghi periodi di tempo, soprattutto durante le trasferte da Edimburgo a Stirling e viceversa, non si preoccuparono davvero mai di fortificarlo o di considerarlo un centro di difesa militare e da cui amministrare stabilmente il potere.


Mary Queen of Scots, Maria Stuarda, nacque qui, ma vi rimase solo per sette mesi perché la madre era convinta che, visti gli scarsi apparati di difesa del palazzo, qualcuno potesse rapire la bambina, soprattutto dopo aver raggiunto l'accordo perché la figlia sposasse il Principe di Galles. Quando il figlio di Maria Stuarda, Giacomo VI di Scozia, succedette alla regina Elisabetta I, diventando anche Giacomo I di Inghilterra (1603), gli interessi dei sovrani si spostarono definitivamente verso Sud e per il castello incominciò un lento declino.


Linlithgow Palace sorge in altura e dai pertugi e dalle finestre tra le sue pareti è possibile godere della vista sul parco (Peel) e il lago (Loch.) Pare che l'area sia ricca di specie animali e vegetali. Cigni e papere sono presenti in grande quantità e tendono a regalare tutta la propria attenzione a chi porta loro da mangiare (il gruppo di cigni qui sotto si dirige di gran carriera verso chi ha il cibo.)



Il castello di Linlithgow è visitabile tutti i giorni, dalle 9:30 alle 17:30, tra aprile e settembre, e dalle 9:30 alle 16:30, da ottobre a marzo. Il prezzo del biglietto è variabile. Maggiori informazioni sulla pagina dedicata sul sito di Historic Scotland.

Bibliografia e URL:
La pagina dedicata a Linlithgow Palace sul sito di Historic Scotland che gestisce la proprietà: http://www.historic-scotland.gov.uk/index/places/propertyresults/propertyoverview.htm?PropID=PL_199&PropName=Linlithgow%20Palace
Adrian Cox, Linlithgow Palace. The official souvenir guide, [Edinburgh], Historic Scotland, 2010

Commenti

  1. Anche se in rovina questo castello ha l'aria ancora affascinante, anche se non oso pensare agli spifferi d'inverno :)). Buon week-end!

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  2. Peccato che sia in rovina e praticamente inabitabile, ma ha ancora un suo fascino. Buon week-end anche a te.

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  3. Forte l'immagine dei cigni prosaici che corrono di gran carriera verso chi ha cibo... alla faccia della grazia e del romanticismo :)

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  4. @Nina Pennacchi I cigni erano molto curiosi e si avvicinavano alle persone che si fermavano ad ammmirarli. Credevo di riuscire a fotografarli in blocco, magari anche fuori dall'acqua, poi... qualcuno ha tirato fuori il sacchetto del pane e mi hanno mostrato il pennuto didietro.

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